SIENA
La Fondazione Conservatori Riuniti di Siena inaugura questo pomeriggio (4 aprile 2025), alle ore 18, la mostra “Attraversando il Giubileo. La testimonianza dei Conservatori nei secoli”, con il patrocinio del Comune di Siena. L’esposizione, visitabile fino al 31 maggio, intende mettere in luce due momenti storici fondamentali legati al Giubileo. L'evento si tiene presso la Chiesa di San Raimondo al Refugio in via di Fiera Vecchia, vicino a Porta Romana.
La prima parte si concentra sul Seicento, evidenziando le generose donazioni di Papa Alessandro VII Chigi alla Chiesa di San Raimondo. Tra i pezzi esposti ci sono tre reliquiari della metà del XVII secolo, insieme a documenti d’archivio che raccontano l’importante operato di Aurelio Chigi, fondatore delle Congregazioni femminili dal 1593. Le opere saranno presentati al pubblico per la prima volta.
La seconda sezione della mostra è dedicata al Giubileo del 1933-1934, periodo in cui la Fondazione è stata coinvolta attraverso la Cappella Chigi e la Scala Santa del Palazzo di San Galgano. Qui sarà esposta una pubblicazione liturgica recentemente ritrovata, che narra dell’apertura straordinaria di questi luoghi.
La mostra sarà aperta al pubblico ogni mercoledì e sabato, con orari dalle 9:30 alle 13 e dalle 15 alle 17. Per ulteriori informazioni e prenotazioni per visite guidate, è possibile contattare la Fondazione all’indirizzo email cfrsiena@gmail.com
La Fondazione
La Fondazione Conservatori Riuniti di Siena ha origini che risalgono al 1580, grazie all'iniziativa di Domenico Billò, fondatore della Congregazione delle Povere Abbandonate, il cui scopo era quello di assistere giovani in difficoltà. Dopo la sua morte, Aurelio Chigi ampliò l'attività, acquistando il Palazzo di San Galgano e avviando la costruzione della Chiesa di San Raimondo nel 1601. In questo periodo si costituì anche la Congregazione delle Vergini del Soccorso. Nel 1785, Pietro Leopoldo trasformò la Congregazione in Conservatorio, ampliandone la missione educativa. Con l'Unità d'Italia nel 1891, i Conservatori si unirono sotto un'unica direzione e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, le collaborazioni con l'Università di Siena favorirono nuove opportunità, culminando nella creazione della Fondazione Conservatori Riuniti nel 2006.
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