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SIENA

Bomba trovata sotto a un tetto: tutti i particolari. Foto

Andrea Bianchi Sugarelli

28 Novembre 2024, 14:31

Una bomba da fucile M9 anticarro di fabbricazione americana risalente alla seconda guerra mondiale e che veniva sparata con il lanciagranate applicato al fucile garand M1 per perforare i mezzi blindati, è spuntata fuori nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione nel palazzo ex Incis di viale XXIV Maggio. L’ordigno, privo di detonatore e della pinna stabilizzante, ma ancora pericolosamente carico, era perfettamente custodito sotto due tegole e nascosto nell’intercapedine del tetto. E’ stato ritrovato dagli operai della ditta EdilRosia che sta eseguendo i lavori sull’immobile situato a San Prospero. La bomba, nonostante vecchia di decenni, era perfettamente integra e ben conservata, addirittura con le scritte ancora leggibili e molto probabilmente si trovava occultata nel tetto da non troppo tempo: “Sicuramente non poteva esserci nei primi anni ’80 quando la copertura del grande palazzo, costruito con l’eclettismo architettonico del Ventennio, venne completamente ristrutturato perchè sarebbe stata rinvenuta” hanno sottolineato sia gli agenti dei vigili urbani sia alcuni inquilini.

La scoperta

La scoperta è avvenuta ieri mattina (27 novembre 2024) intorno alle 12 mentre gli operai stavano smantellando il vecchio tetto. A prima vista sembrava un oggetto innocuo, ma appena controllato è apparso evidente che si trattasse di una bomba ottimamente conservata e quindi assai pericolosa. La segnalazione è partita immediatamente e sul posto è arrivata la Polizia Municipale che ha allertato anche carabinieri e polizia. Nel frattempo sono stati contattati gli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Milano che già si trovavano a Lucca per un altro intervento mentre nell’immobile sono stati sospesi i lavori e ordinato a tutti gli abitanti del palazzo di lasciare le loro abitazioni per il tempo necessario all’intervento del team di specialisti dell'Esercito chiamati bonificare l’area. Intorno alle 16.15 le forze dell’ordine hanno messo a punto un cordone di sicurezza, per garantire l’incolumità di chi si trova vicino all’immobile e hanno bloccato la strada. I militari sono saliti sul tetto ed hanno constatato la presenza dell’ordigno attivando il protocollo di sicurezza previsto. Nel giro di dieci minuti la bomba è stata messa in sicurezza e successivamente trasportata, sotto scorta della Municipale e delle forze dell’ordine, in una cava a Pian del Lago dove è stata fatta brillare. Presenti anche i Vigili del fuoco e la Croce Rossa con i lavori coordinati dalla Prefettura di Siena.

Parlano i testimoni

A ritrovare l’ordigno è stato Roberto Nasello, uno dei titolari dell’EdilRosia: “Siamo andati ad alzare le tegole – rivela – e tra le correnti c’era questo oggetto. Il mio operaio mi ha detto che secondo lui era una bomba, ma non ci ho creduto. Invece era proprio così, è apparsa per quello che era realmente. Ci è andata bene perché mentre facevamo i lavori l’abbiamo mossa. Nel corso degli anni ho trovato di tutto, ma una bomba non mi era mai capitata. E non mi ha fatto un bell’effetto”.

Edoardo Falco, studente di medicina ed inquilino del palazzo, è rimasto particolarmente sorpreso: “Mi trovavo a pranzo in mensa universitaria ed ho appreso la notizia attraverso Instagram. Sì, nessuno al momento ci aveva avvertito, mi trovavo sin dal mattino in ospedale e non avevo avuto altri contatti con i condomini. Ho però riconosciuto la facciata del palazzo ed ho capito. Mi ci è scappato da ridere per sdrammatizzare l’evento, anche se era abbastanza chiaro che non si trattasse di qualcosa di particolarmente grave. Ci siamo organizzati e tutto è andato al meglio”.

Un’altra signora che abita da pochi anni nello stabile ha sottolineato: “Ci ha avvertito l’amministratore del condominio con una comunicazione definita urgentissima. Mi sono impaurita, certo, sapere che c’è una bomba sul tetto non è una cosa normale. Non saprei però come è finita lì”.

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