SIENA
Il ritorno ai Rinnovati regala l’ennesimo trionfo della stagione teatrale diretta da Vincenzo Bocciarelli. Venerdì e ieri sera (11 gennaio 2025) è stato lo spettacolo “L’ebreo” (alla seconda uscita dopo l'esordio in prima nazionale a Massa), scritto da Gianni Clementi e interpretato da Nancy Brilli, Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga, a strappare applausi ad un pubblico entusiasta e molto attento. Quasi due ore di assoluto dinamismo concentrato in una commedia noir che ha saputo miscelare bene la storia italiana del secondo dopoguerra, il costume di una società rinnovata, gli usi di una famiglia piccolo borghese, la quotidianità di una città in pieno miracolo economico e la musica identitaria d’altri tempi. Ciliegina sulla torta, una giusta dose di “politicamente scorretto” che ha contribuito a interrogare le coscienze in un crescendo di amaro sarcasmo.
La trama de “L’ebreo” è ambientata a Roma negli anni '50 e affronta temi profondi legati alle leggi razziali del 1938, esplorando il legame tra la storia e la vita del dopoguerra. Con una regia precisa e attenta di Pierluigi Iorio, lo spettacolo si distingue per ritmi ben calibrati e rapidi e una colonna sonora incisiva che scandisce l'azione scenica. La commedia, con le sue sfumature noir, diverte attraverso situazioni al limite del grottesco, mantenendo alta la tensione e suscitando forti emozioni nel pubblico, fino all’indignazione e a un finale inatteso.
Al centro della narrazione ci sono due figure chiave: il padrone ebreo, sempre presente nei pensieri del suo ragioniere Marcello Consalvi, e Immacolata (moglie del ragioniere), interpretata magistralmente da Nancy Brilli. La signora Consalvi è una donna affascinante e ambiziosa, ma anche cinica e talvolta aggressiva, che cerca di mascherare una profonda infelicità. In un contesto storico difficile, l'ebreo, in fuga dalle leggi razziali, affida la sua splendida casa alla famiglia Consalvi, nella speranza che la persecuzione finisca e possa tornare alla sua vita e alla sua bella dimora. Ma Immacolata decide di trasformare quell'opportunità in un trampolino di lancio per la sua ascesa sociale, a scapito di chi le sta intorno. La relazione con Marcello subisce così il peso delle sue ambizioni, portando a situazioni di tensione e conflitto.
La regia di Iorio, unita alle scenografie e ai costumi di Alessandro Chiti e Josè Lombardi, riesce a creare un’atmosfera vibrante e immersiva. Gli spettatori vengono catturati da un mix di tenerezza, indignazione e risate, in una narrazione che sa essere al contempo pungente e riflessiva.
Ieri pomeriggio, Nancy Brilli ha partecipato a un incontro con il pubblico moderato dal direttore Vincenzo Bocciarelli, riscuotendo un grandissimo successo. Durante il rendez-vous, l’attrice ha descritto il suo personaggio: "È una donna avida, acida, mossa dall'invidia e dall'egoismo, che sa manipolare e manovrare gli uomini per raggiungere i propri obiettivi. Anche quello di mettere in piedi un piano diabolico…” Parole che hanno colpito il pubblico rivelando la complessità di un ruolo che esplora le sfumature più oscure dell'animo umano.
L’appuntamento finale con “L’ebreo” è per oggi (domenica 12 gennaio 2025) alle 17 al Teatro dei Rinnovati, dove il pubblico avrà l’ultima occasione di scoprire le dinamiche avvincenti di questa commedia, che continua a far parlare di sé grazie alla sua attualità. Un evento da non perdere, che promette di regalare emozioni intense fino all’ultimo istante.
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