SIENA
La black comedy di Joe Orton, interpretata da un cast straordinario, rispecchia le meschinità della società moderna tra colpi di scena e riflessioni pungenti.
Ha regalato applausi e sorrisi amari Il Malloppo, lo spettacolo di Joe Orton con i bravissimi Gianfelice Imparato, Marina Massironi e Giovanni Franzoni, andato in scena venerdì 24 gennaio 2025 e ieri sera al teatro dei Rinnovati. La commedia, per la regia di Francesco Saponaro, le scene di Luigi Ferrigno e i costumi di Anna Verde, è stata un susseguirsi di eventi, momenti e spunti di riflessione con una storia dentro la storia che ha saputo riscuotere l'apprezzamento ed il successo dell'attento pubblico senese, talvolta divertito e in altre occasioni spiazzato da quell'umorismo nero... inaspettato. Oggi, domenica 26 gennaio 2025, alle 17 l'ultima replica, sempre ai Rinnovati, di questa cosiddetta black comedy, tra ironia sottile e tagliente, con elementi comici di qualità e una satira pungente che analizza in modo spietato la società britannica degli anni Sessanta.
La trama de Il Malloppo si snoda attorno a un furto con scasso che si intreccia con una morte in famiglia, rivelando le meschinità e l’ipocrisia borghese spesso religiosa. Tutto ruota attorno a due ladri impacciati che, dopo aver messo a segno un colpo audace, decidono di occultare il bottino all'interno di una bara, destinata al funerale della madre di Hal (Giuseppe Brunetti), figlio ribelle che aspira a canalizzare i guadagni in un casino di prostitute. Una scelta bizzarra che dà origine a una serie di eventi imprevisti, dove il confine tra ironia e assurdo si sfuma, invitando il pubblico a riflettere su questioni di grande attualità, nonostante il testo risalga a oltre mezzo secolo indietro.
Il cast, composto da attori di straordinaria bravura, riesce a rendere ogni personaggio vivo e vivido. I dialoghi si trasformano in una sequenza di luoghi comuni che svelano la superficialità delle convenzioni sociali. La narrazione si svolge in un contesto ricco di figure eccentriche: l'infermeria Fay (Marina Massironi) che raccoglie mariti, il vedovo moralista McLeavy (Giovanni Franzoni), l'ispettore perspicace Truscott (Gianfelice Imparato) e un amico poco affidabile (Davide Cirri che interpreta Dennis, l'impiegato dell’agenzia di pompe funebri e capo dei truffatori), tutti elementi che, pur essendo frutto della fantasia di Orton, sembrano riflettere le dinamiche della società contemporanea. E il pubblico viene condotto attraverso gag grottesche e un abile gioco di tempistiche comiche, esaltato da una mimica facciale degli attori che risulta sempre naturale e mai forzata.
Il Malloppo si conclude con una riflessione profonda sulla continua brama di denaro e sulla fragilità delle relazioni umane. Tematiche che sembrano care al direttore dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli, dal momento che già in altre occasioni gli spettacoli ai Rinnovati hanno portato in scena lavori che, con intelligenza e ironia, invitano ad interrogare la propria coscienza e a esaminare la società che ci circonda, spingendo a una riconsiderazione delle nostre scelte e valori quotidiani.
Da sottolineare l'ulteriore successo degli incontri tra gli artisti e il pubblico nel foyer del teatro, evento del sabato pomeriggio che in questa occasione è stato moderato dalla giornalista dell'ufficio stampa del Comune di Siena Sara Corti e alla presenza del direttore Bocciarelli.
Per chi desidera continuare a esplorare il panorama teatrale senese, segnaliamo già l'appuntamento del 28 e 29 gennaio al Teatro dei Rozzi, ore 21, con I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa di Agnese Fallongo, regia di Raffaele Latagliata con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo e con Adriani Evangelisti.
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