SIENA
Oggi l'ultima replica dello spettacolo La Vittoria è la balia dei vinti. "Siena stupenda. Ci tengo molto a questo spettacolo"
Superlativa Cristiana Capotondi che venerdì (7 febbraio 2025) e ieri sera ha portato in scena al teatro dei Rinnovati una straordinaria performance che ha ricevuto un’ovazione dall’attento pubblico senese che non si è risparmiato negli applausi. La Vittoria è la balia dei vinti, monologo di altissima intensità, ha intrecciato emozioni e profondità per oltre un'ora. Lo spettacolo ha saputo coinvolgere e far riflettere, ha riaperto una porta del passato e con essa ha implorato al futuro di continuare ad abbracciare valori universali: solidarietà, amore e responsabilità umana che restano pilastri di forza e speranza per la nostra società. Attraverso una narrazione incantata, la Storia diventa davvero corso di eventi significativi e trasformazione. La regia di Marco Bonini, a nostro parere, ha saputo trasmettere il messaggio trasformando questa visione in un'esperienza profondamente incisiva senza trascurare la ricchezza emotiva e il messaggio potente che esso comunica. Tutto dipende, del resto, da che prospettiva si guarda.
La serata si è contraddistinta per la sua raffinatezza stilistica e la scenografia suggestiva. L’immagine di una madre attuale, vestita di bianco, intenta a narrare alla figlia una storia del proprio passato per farla addormentare, si presenta come un simbolo potente e evocativo di esperienze reali e cariche di intensità. La prova di Cristiana Capotondi è stata divina; l’attrice è riuscita a elevare i momenti più toccanti dello spettacolo, impiegando la sua voce e i suoi gesti per mettere in luce le sfumature del racconto tenendo desta l’attenzione del pubblico. Non solo recitazione, ma anche canto, mimica, tonalità e cadenze dialettali diverse ad interpretare via via i vari personaggi che animano il racconto ambientato a Firenze. L’estetica scenografica sobria è stata capace di esaltare il potere evocativo delle parole. Il bianco funge da sfondo su cui si può leggere il linguaggio visivo che combina realtà e fantasia. I ricordi permettono di esplorare il passato, creando una dimensione fantastica che riesce a toccare profondamente gli spettatori. La figura centrale della Nonna Vittoria, essa balia ed esempio genuino, emerge nel finale come simbolo di umanità profonda in quel rifugio di Palazzo Pitti, durante i bombardamenti di inizio autunno del 1943. Le musiche accattivanti, sottili e suggestive di Jonis Bascir completano l’atmosfera che di lì a poco diventerà Storia, tra l'anelito di una nuova libertà e la fedeltà dei franchi tiratori.
Ieri mattina (sabato 8 febbraio 2025), Cristiana Capotondi ha incontrato gli ospiti della Casa circondariale di Santo Spirito, dove dal 2000 è attivo un Laboratorio teatrale. Nel pomeriggio, il dialogo con il pubblico nel foyer dei Rinnovati che ha riscosso un grande successo. L’attrice, che non ha mancato di visitare la città e luoghi iconici come l’Orto de’ Pecci, accompagnata dal direttore dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli, ha dichiarato al Corriere di Siena: “Siena è stupenda, ne sono rimasta affascinata. Questo spettacolo ha costituito una sfida per me che non avevo mai fatto teatro. Ho iniziato a lavorare al testo subito dopo aver interpretato il film su Margherita Hack e quindi ero un po’ preparata a parlare il fiorentino. Inoltre ho vissuto molto a San Casciano dei Bagni e questo mi ha facilitato a calarmi il più possibile nella parte. E' stata una preparazione mirata e sono felice di aver portato in scena questo testo di Marco Bonini su un periodo storico che tra l'altro mi interessa molto”.
Oggi, alle ore 17, sempre ai Rinnovati si terrà l’ultima replica di questo emozionante spettacolo mentre martedì 11 febbraio alle ore 21 arrivano al teatro dei Rozzi, Attilio Fontana e Clizia Fornasier con “L’unica donna per me” . Lo spettacolo si colloca all’interno del cartellone “Sipario blu” della stagione 2024/2025 dei Teatri di Siena.
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