L'evento ai Rozzi con il ministro Lollobrigida e lo chef Bottura è stato un successo. Il valore della cucina italiana e il riconoscimento Unesco, mentre si sottolinea l'importanza degli istituti agrari per il futuro del settore. Rosati: "Un valore per il futuro"
Il Festival di Qualivita, che festeggia i 25 anni dalla nascita, sta mettendo al centro dell'interesse nazionale la città di Siena insieme ai valori delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità europee. Ma c'è di più. L'occasione è stata martedì sera, 11 marzo 2025: "La cucina italiana non è solo un valore identitario, ma rappresenta anche cultura, radici e futuro". Questa premessa ha caratterizzato l’incontro avvenuto al Teatro dei Rozzi di Siena, dove il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e lo chef internazionale Massimo Bottura hanno entusiasmato il pubblico che ha preso d'assalto l'antica e bellissima casa dell'Accademia sorta nel 1817. L'evento, organizzato dalla Fondazione Qualivita, ha visto la partecipazione di moltissimi rappresentanti dei Consorzi di tutela italiani, le istituzioni senesi con il sindaco Nicoletta Fabio, i parlamentari Michelotti, Caiata e La Pietra. Non sono mancati nemmeno gli studenti dell’Istituto agrario “Ricasoli”, a dimostrazione dell'importanza del legame tra formazione e settore agroalimentare.
Bottura e il valore dell'Identità italiana
Sollecitato dalle domande della giornalista Virginia Masoni e poi dagli studenti, Bottura ha catturato il pubblico raccontando la bellezza della cucina italiana e il significato di essere italiani: “Attraversando la frontiera sento sempre gente innamorata dell’Italia, dei suoi prodotti e dei suoi sogni – ha dichiarato il patron dell’Osteria Francescana, tre stelle Michelin – ma solo noi italiani talvolta non sentiamo questa fierezza di chi siamo e da dove veniamo. Ecco, dobbiamo riappropriarci del nostro orgoglio. Io credo nel valore del nostro territorio; non dobbiamo perderci nella quotidianità, ma avere la capacità di osservare e mai dare niente per scontato”.
Il ruolo della qualità agroalimentare
Mauro Rosati, direttore generale di Qualivita, ha tracciato un breve bilancio della Fondazione, che compie venticinque anni: “Quando abbiamo iniziato, eravamo in pochi a credere nel nostro progetto”. La scelta di Siena come sede dell'evento non è casuale: "Qui c'è una grande tradizione. Nel 1935 è nata la Mostra mercato del vino, che in seguito si è trasformata in Vinitaly" ha spiegato Rosati, mentre ripercorreva la storia della Fondazione. Dalla cerimonia di inaugurazione, avvenuta il 6 dicembre 2000 proprio al Teatro dei Rozzi, fino all’ultimo Atlante Qualivita, realizzato in collaborazione con Treccani, un'opera simbolo delle produzioni italiane di qualità nel mondo, come dimostrato anche al G7 dell'agricoltura a Ortigia. Rosati ha inoltre sottolineato l'importanza dell'introduzione della terminologia "Dop economy" che proprio Qualivita ha coniato e sviluppato negli anni fino a diventare la realtà che conosciamo oggi.
L'impegno del Governo e il futuro dell'agricoltura
Il ministro Lollobrigida, che prima dell'evento si è intrattenuto al bar Il Palio in Piazza del Campo con Mauro Rosati, il presidente di Qualivita Cesare Mazzetti, e l'ex primo vice-presidente della commissione europea agricoltura e sviluppo rurale Paolo De Castro, ha affrontato temi cruciali per il mondo agricolo: “La cucina italiana – ha affermato – è a buon punto nel cammino verso il riconoscimento Unesco, pronta ad essere riconosciuta per la sua storia, per la sua capacità di innovare e mantenere con grande attenzione dei punti di riferimento, tra cui il principale è la qualità". Ha anche celebrato il record dell’export vinicolo e agroalimentare a 69 miliardi, definendolo “un miracolo”.
Formazione e opportunità per i giovani
Il ministro ha rivolto un pensiero agli studenti del Ricasoli di Siena: “Sono orgoglioso che siano qui con noi. Gli istituti agrari sono fondamentali per il sistema perché preparano i giovani al mondo dell’agricoltura. Sono una risorsa per il made in Italy e hanno ben l’89% di possibilità di trovare lavoro, il 300% per i laureati”. La serata si è conclusa nella Loggia dei Nove in Palazzo Pubblico per un aperitivo con le istituzioni locali e l'amministrazione comunale di Siena.
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