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Il caso

Abbadia San Salvatore, la festa finisce in rissa: giovani aggrediti e tende bruciate, la bravata rischia di trasformarsi in tragedia

La madre di uno dei due ragazzi feriti ha presentato denuncia ai carabinieri di Abbadia. Danni ingenti al rifugio che ha ospitato l’evento

Mariella Baccheschi

18 Agosto 2025, 06:03

carabinieri abbadia san salvatore

I carabinieri di Abbadia San Salvatore

A denunciare l’atto di violenza subito dal figlio e dall’amico è una madre di Abbadia San Salvatore, la quale ha riferito, prima alle forze dell’ordine, un fatto molto increscioso, perpetrato da un gruppo di bulli, già noto in Amiata, ai due ragazzi appena ventenni. Il fatto è accaduto la sera del 14 agosto, nell’ambito della festa “Ferra il Bosko”, che si è svolta in località Primo Rifugio nel comune di Abbadia San Salvatore. Sul luogo, dove si stava svolgendo l’evento, erano giunte molte persone, anche dai comuni limitrofi, amiatini e non solo. Nella parte più alta della pista si trovava anche il figlio della denunciante, il quale si era messo a colloquiare con un vecchio compagno di scuola. Tutto in grande tranquillità.

A un certo punto, però, qualcuno da dietro gli ha sferrato un potente cazzotto, che lo ha fatto cadere a terra e su di lui si sono accaniti altri giovani presenti, che lo hanno riempito di calci in testa. Anche l’amico è stato colpito e ferito con un calcio a un occhio. E più tardi è stato dato fuoco a delle tende, anche con dentro gli occupanti.

Oltre ai calci e ai pugni, molto grave l’aver distrutto almeno quattro/cinque tende che ora sono da buttare, procurando un danno economico e rischiando, con le persone al loro interno, di trasformare la “bravata” in una tragedia. Anche per questo reato da alcuni giovani è stata sporta denuncia. Le forze dell’ordine erano presenti alla festa, ma dislocate altrove.

Quando la donna si è recata presso la tenenza di Abbadia, per denunciare quanto accaduto al figlio, i carabinieri non hanno verbalizzato la segnalazione, in quanto a presentarla avrebbe dovuto essere il figlio maggiorenne. Il figlio, nel frattempo, si stava sottoponendo a degli accertamenti medici, per verificare le condizioni di salute, dopo aver subito quei colpi alla testa. E pertanto ha denunciato quanto accadutogli in un secondo momento.

Le forze dell’ordine ora stanno lavorando e, anche per voce del maggiore Giuseppe Rotella, comandante della compagnia dei carabinieri di Montalcino, invitano i cittadini a non esitare a rivolgersi direttamente a loro o al 112. E ieri hanno fatto sentire tutto il loro sdegno anche gli organizzatori della festa “Ferra il Bosko”, pubblicando un documento molto duro, in cui affermano che “non è la nostra tradizione. È delinquenza”. “Il rischio di una tragedia è stato reale”. E chiedono “rispetto, sicurezza e interventi immediati”.

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