Il caso
La quercia delle checche a Pienza
La solenne Quercia delle Checche, monumento arboreo vivente che conta già quattro secoli di vita e che troneggia nella campagna valdorciana nel comune di Pienza al confine con quello di Radicofani, è stata presa di mira recentemente sui social dalla Intelligenza artificiale generativa, che ha prodotto un post chiaramente falso, ma che potrebbe ingannare l’occhio poco esperto.
“Le dita scivolano sulla corteccia rugosa - recita la didascalia sotto l’immagine di un tronco possente - seguendo lettere sbiadite dal tempo. In Val d’Orcia sorge una quercia di trecento anni che custodisce 87 nomi scolpiti nel suo tronco. Cinque generazioni hanno lasciato qui la loro traccia: “Maria 1923”, “Giuseppe e Anna 1954”, “Luca e Sara 1987”.
La corteccia spessa delle querce secolari preserva questi segni per decenni, trasformando l'albero in un archivio vivente della memoria umana”. E, successivamente: “Ogni incisione racconta una storia: chi erano, cosa speravano, come volevano essere ricordati”. E, infine: “Forse cerchiamo tutti un posto dove lasciare il segno, sapendo che qualcosa di noi sopravviverà quando non ci saremo più”. Il post è siglato “Quel che non sapevi”, in maniera provocatoria, perché in realtà non fa che dichiarare una bella sfilza di falsità. Falsa anche l’immagine postata. Ha prontamente reagito, infatti, l’associazione Opera Val d’Orcia che si prende cura di questo straordinario monumento della natura, da quando - dieci anni fa - fu necessario intervenire, dopo il crollo improvviso di una branca, forse in seguito a un incidente provocato dall’uomo.
“Peccato che vengano scritte cose a caso senza nessuna aderenza alla realtà - commenta la portavoce Nicoletta Innocenti -. Questa non è certo informazione corretta, non è proprio informazione, sono solo baggianate messe lì per guadagnare like. Che tristezza!”.
E aggiunge: “La Matriarca della Val d'Orcia, con una storia ben più interessante delle baggianate raccontate da questo post - immagino prodotto da intelligenza artificiale - è divenuta grazie alla nostra associazione nel 2017 primo Monumento Verde d'Italia con decreto di tutela del Mibact”. L’associazione ha scritto anche al Garante della comunicazione, denunciando questo episodio di fake news e anche la scorrettezza nel divulgare messaggi diseducativi, come quello di poter scrivere sulla corteccia degli alberi. La Quercia delle Checche gode di una rete di protezione incredibile, tanto che le frasi che le vengono dedicate possono essere scritte sulle pietre che ne circondano la base o su bigliettini - numerosissimi - che si possono affiggere alla bacheca.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy