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L'impresa

Dall'Amiata a Capo Nord in Vespa: l'incredibile avventura di Alberto Lorenzoni e Paolo Tondi

Il racconto di un emozionante viaggio: 9.500 chilometri attraverso l’Europa

Mariella Baccheschi

02 Settembre 2025, 09:02

Dall'Amiata a Capo Nord

L'impresa di Alberto Lorenzoni e Paolo Tondi

“È stata un’avventura, non un’impresa, perché l’impresa la porto avanti tutti i giorni”. Toccanti le parole di Alberto Lorenzoni di Abbadia San Salvatore, il quale con l’amico Paolo Tondi, partendo il 30 luglio dal comune amiatino — i due ben equipaggiati in Vespa — ha raggiunto Capo Nord la notte del 9 agosto, alle 2.10 in tempo per assistere allo spettacolo del sorgere del sole. E a quell’ora, in solitudine e assoluto silenzio, hanno potuto lambire l’importante simbolo del globo, che rappresenta il mappamondo. Un viaggio avventuroso, i primi dieci giorni sotto l’acqua battente, percorrendo fino a 700-750 chilometri al giorno, ma con una forte motivazione e un impegno da compiere.

Lasciare a NordKapp, che era stata meta di altri viaggi compiuti con le famiglie e con i figli, un braccialetto del giovane Leonardo, figlio di Alberto, scomparso tre anni fa in seguito a un tragico incidente stradale. Da Abbadia erano partiti la mattina presto, ben attrezzati per affrontare le intemperie, e un sacchetto di scorta, con benzina e attrezzi per eventuali emergenze, che non è servito.

Il mezzo di trasporto prescelto, la Vespa, ha ben risposto alle loro esigenze. In più, dove si fermavano, soprattutto nei paesi del Nord Europa, ha riscosso un gran successo e c’era chi si rallegrava con loro. L’itinerario all’andata aveva previsto, dopo la Germania, di transitare in Danimarca, Norvegia, Svezia, nell’attraversare la Finlandia e quindi dalla Lapponia tornare in Norvegia fino a Capo Nord. Il 2 agosto sono arrivati in Norvegia e il giorno successivo hanno fatto tappa a Bergen, dopo aver attraversato cinque fiordi: tre andando sotto il livello del mare (fino a −290 metri) e due con il traghetto. E il giorno successivo hanno raggiunto la stazione sciistica di Oppedal, 1.390 metri di altitudine, dominata dal ghiacciaio di Sognefjellet. Quindi dalla Norvegia deviazione Svezia, per risparmiare sei ore di viaggio. E sosta nella località sciistica svedese di Åre, dopo aver costeggiato fiumi e laghi, in mezzo a foreste di abeti e betulle.

Il 7 agosto sono rientrati in Norvegia, passando da Svezia, Lapponia e Finlandia. Paesaggi mozzafiato, ricchi di laghi e fiumi e di foreste a perdita d’occhio. Mentre in Lapponia, a far loro compagnia, branchi di renne. Il pomeriggio dell’8 agosto sono arrivati a 30 km da Capo Nord. Il primo giorno senza una goccia d’acqua. Il 10 agosto sono ripartiti, con animo più sereno. Prima tappa in Lapponia finlandese, a Rovaniemi, città di Babbo Natale. E rientro a casa il 16 agosto dopo aver attraversato Svezia, Germania — qui hanno trovato temperature di 40 gradiAustria, Italia.

I due amici hanno deciso di intraprendere questo viaggio in Vespa, 9.500 chilometri di strada, in sella al mito dell’italianità, per spirito di avventura e per compiere una missione delicata, macinando centinaia di chilometri al giorno e resistendo alla fatica e a condizioni climatiche avverse

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