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Il caso

Dormiva nel bivacco della droga nei boschi armato di pistola e coltelli: arrestato dopo un violento scontro coi carabinieri

In manette un marocchino di 27 anni, il giudice convalida la misura del carcere: feriti due militari dell'Arma

Claudio Coli

08 Settembre 2025, 17:00

Bivacco carabinieri Amiata

Intervento dei carabinieri nei boschi dell'Amiata

Dormiva in un bivacco nel bosco, dove si spacciava droga, armato di coltelli e di pistola: i carabinieri hanno arrestato un 27enne marocchino, residente nella provincia di Pistoia, nei pressi di un’area boschiva del comune di Piancastagnaio, al km 2 della Sp 66, nel corso di un blitz operato venerdì 5 settembre per stroncare lo smercio di stupefacenti. A metterlo in manette sono stati i militari dell’Arma della compagnia di Montalcino, del nucleo operativo e radiomobile, al termine di un intervento concitato, durante il quale due carabinieri sono rimasti feriti, a seguito delle lesioni provocato dal 27enne straniero, che ha tentato di sfuggire alle forze dell’ordine.

Il marocchino è stato sorpreso dormire presso il bivacco, ma nonostante l’alt dei carabinieri, ha provato a sottrarsi al controllo, prendendo a calci e pugni i militari: ad uno ha provocato contusioni da sette giorni di prognosi, ad un altro ferite più serie, tra cui una frattura, guaribile in un mese. Al termine delle verifiche è emerso che il 27enne nascondeva sotto una coperta una rivoltella a tamburo carica e con cinque colpi in canna, e in tasca aveva 3 grammi di cocaina presumibilmente destinati allo spaccio, nonché due coltelli, uno serramanico lungo 16,5 centimetri e un altro a lama fissa lungo 28 centimetri. Tutto materiale sequestrato, ed alla fine è scattato l’arresto, con il giovane che è stato associato al carcere di Santo Spirito: questa mattina si è tenuta al tribunale di Siena la convalida della misura cautelare dinanzi al gip Andrea Grandinetti, col 27enne accusato della detenzione dell’arma da fuoco, dei coltelli, della droga, delle lesioni personali ai carabinieri e della resistenza a pubblico ufficiale.

Il pm Silvia Benetti ha chiesto la convalida dell’arresto e la contestuale detenzione in carcere, mentre il difensore dello straniero, Alessandro Betti, ha fatto istanza per gli arresti domiciliari. Il giudice convalidando la misura, ha accordato la richiesta del pm e dunque l’arrestato rimane ristretto al momento presso la casa circondariale di Siena.

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