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L'evento

Radicofani è crocevia di cultura grazie a La Posta letteraria

Anche nel 2025 l’appuntamento ha confermato fascino e importanza. Uno staff giovane che promette novità importanti per l’edizione 2026

Marco Decandia

23 Ottobre 2025, 11:00

Posta letteraria

Lo staff de la Posta Letteraria

Radicofani si immerge sempre più nella sua condizione di capitale della cultura. Il 5 e 6 luglio si è svolta, con un boom di presenze e un bilancio più che positivo, la settima edizione de La Posta letteraria, il più grande festival di libri organizzato fuori dai grandi centri urbani. Il cuore dell’evento è stato il suggestivo Bosco Isabella, giardino romantico ed esoterico di inizio Novecento, oggi riconosciuto come Giardino monumentale.

Immerso nel paesaggio senza tempo della Val d’Orcia, questo luogo straordinario diventa ogni anno teatro di incontri, riflessioni e scambi culturali. Ideato nel 2019 da un gruppo di giovani del posto, il festival si tiene ogni anno nel primo o secondo weekend di luglio, ed è cresciuto per merito di una formula semplice ma vincente: ingresso libero, forte spirito di condivisione, e un programma ricco e multidisciplinare. In sei anni di vita, oltre cento ospiti hanno partecipato: tra i più noti, Corrado Augias, Nicola Gratteri, Enrico Mentana, Dacia Maraini, Michele Serra, Marco Damilano, Alan Friedman, Lisa Ginzburg, Peter Gomez, Antonio Padellaro, Franco Bechis e tanti altri protagonisti del mondo della cultura, dell’informazione e del pensiero critico.

A rendere ancora più speciale l’edizione 2025 è stata la partecipazione attiva delle attività locali, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa dei voucher pausa. Il progetto ha saputo mettere in dialogo cultura e territorio, trasformando il festival in un’occasione concreta di accoglienza e collaborazione. Il collettivo che organizza La Posta letteraria esprime grande soddisfazione: “Ogni anno cambiamo e rafforziamo qualcosa, ma senza mai perdere la nostra identità fatta di apertura, ascolto, libertà. Siamo felici per il lavoro che stiamo svolgendo e continueremo a migliorare. Lo dobbiamo al pubblico, che cresce con noi”. Un gruppo giovane, ma sempre più consapevole, che continua ad accogliere nuovi ragazzi e ragazze portatori di idee, competenze e passione. Anche per questo, lo stare insieme resta una delle cifre più autentiche dell’iniziativa: il festival è un’esperienza collettiva, che nasce dal territorio ma guarda lontano.

Per il futuro si pensa già in grande: il collettivo è al lavoro per anticipare l’apertura del festival al venerdì, estendere le attività anche al mattino e arricchire ulteriormente la proposta. Le date della prossima edizione non sono ancora state ufficializzate, ma l’appuntamento è fissato per luglio 2026. Radicofani, grazie a La Posta letteraria, si conferma così non solo un luogo da visitare, ma da vivere e da ascoltare, visto che questo piccolo centro, attraverso la cultura, adesso riesce a parlare al mondo.

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