Commercio
Riapre la storica macelleria Busso
La chiusura della storica macelleria “Busso” di Piancastagnaio, avvenuta a fine agosto di quest’anno fu un vero e proprio lutto per quei buongustai locali, ma anche nazionali e internazionali, che adoravano i prodotti squisiti di quel tempio della carne. Un senso di vuoto e di smarrimento non poter più accedere ai salumi stagionati a regola d’arte, a quei sapori sublimi di altri tempi. Difficile farsene una ragione. In questi giorni, però, è successo qualcosa di straordinario.
L’amministrazione comunale ha infatti comunicato che “la bottega di Busso riapre e la tradizione continua” e che “la riapertura della macelleria si inserisce in un periodo positivo per il commercio di Piancastagnaio”, visto che anche altre attività commerciali hanno aperto i battenti nei mesi scorsi. E cita l’Hair Passion di Simona Carmen Ciabanu e il centro estetico “Beauty Dream”. Quanto alla macelleria Busso, ritorna operativa grazie a Andrea Babbucci e Martina Vanuzzi, due giovani del paese, che hanno già svolto un periodo di formazione direttamente con il vecchio proprietario Alberto Guerrini, il quale continuerà a affiancarli nelle prime settimane - spiega la nota stampa del Comune - in modo da garantire continuità nelle lavorazioni e nella gestione.
La macelleria Busso ha una grande storia alle spalle.
“Fu fondata nel 1969 da Antonio Guerrini e dalla moglie Anna Vagaggini e successivamente presa in gestione dai figli Mina e Alberto Guerrini. Ad agosto 2025 arrivò l’annuncio della chiusura con un malinconico messaggio sui social che destò stupore e tanta tristezza nella popolazione di Piancastagnaio”. La riapertura della bottega costituisce un vero e proprio riscatto per i fratelli Guerrini, soddisfatti che la loro attività “frutto di una vita di lavoro” non vada a morire, ma possa proseguire, grazie alla volontà e all’impegno di giovani mani, che si stanno dedicando a questo mestiere con serietà, entusiasmo e passione. E inoltre si va a sfatare il principio che una delle maggiori cause della crisi del comparto commerciale sia proprio la mancanza del ricambio generazionale.
“La riapertura della macelleria – conclude la nota stampa della amministrazione comunale - si inserisce in un contesto più ampio, in cui diverse attività del paese stanno ritrovando nuova vitalità. Le saracinesche che tornano ad alzarsi sono cambiamenti concreti: punti di riferimento che tornano, esigenze che possono essere soddisfatte senza spostarsi altrove, abitudini che riprendono forma”.
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