Castiglione d'Orcia
La sala Pro Loco di Gallina gremita di residenti della valle, ma non solo, richiamati per la presentazione dello studio di fattibilità del Ponte Nove Luci, alla presenza della Presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti, dei sindaci Luca Rossi di Castiglione d’Orcia e Manolo Garosi di Pienza, del senatore e sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli. Sono trascorsi 13 anni dalla rovinosa piena del fiume Orcia, che provocò il crollo di cinque delle otto pile in muratura che costituivano il ponte, celebre per le sue nove campate. Ed è trascorso un anno da quando la Regione Toscana ha riconosciuto alla Provincia di Siena il finanziamento straordinario di 13 milioni di euro per la ricostruzione di quel manufatto. Un’opera di fondamentale importanza per la rete viaria della Val d’Orcia, ma che oggi assume un valore fortemente simbolico.
“Sarà l’emblema della Toscana diffusa, delle aree marginali - ha infatti dichiarato Carletti - quelle che non si arrendono a chi dice loro che hanno troppi pochi abitanti”. E, di seguito: “Con questo atto compiamo un passo decisivo verso la ricostruzione di un’infrastruttura fondamentale per la viabilità delle aree interne della nostra provincia e per l’identità della Val d’Orcia. Grazie al contributo regionale e al lavoro dei nostri uffici possiamo finalmente dare concretezza a un progetto atteso da oltre tredici anni, con un’attenzione anche allo sviluppo economico e alla valorizzazione turistica”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Luca Rossi, il quale ha tenuto a sottolineare che “il progetto di ricostruzione del Ponte Nove Luci è molto più di un’opera infrastrutturale. È la scelta di non arrendersi, la prova concreta che fare squadra consente di raggiungere risultati migliori. È futuro, è sviluppo economico, è valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità. Per me, quest’opera rappresenta anche un patto di fiducia tra cittadini e istituzioni, fondato sul rispetto, sulla collaborazione e sull’ascolto”.
Il sindaco di Pienza Manolo Garosi ha infine dichiarato: “Un progetto da tanto atteso ma che tramite l’appalto integrato porterà alla realizzazione del nuovo ponte. Un lavoro sinergico tra gli enti pubblici in particolare Provincia di Siena e Regione Toscana. Per troppi anni la Val d’Orcia è rimasta divisa in due, e questo lavoro pubblico non solo ricollegherà le sponde del fiume Orcia ma anche le comunità e i territori di Castiglione d'Orcia e Pienza”. Il progetto prevede il nuovo ponte stradale (140 m x 14 m) sulla SP18/e; la passerella ciclopedonale dedicata (100 m x 4 m), con punti di osservazione, aree di sosta e accesso diretto all’alveo del fiume Orcia; la valorizzazione delle 4 arcate storiche superstiti per mantenere viva la memoria del ponte originario.
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