Il caso
Ditta edile nel mirino del paese
Ancora una denuncia ieri mattina di un cittadino di Abbadia San Salvatore nei confronti di una ditta edile, che da mesi sta lavorando in questo comune. Secondo il residente non sarebbero rispettate le più elementari regole della circolazione stradale.
Dal nuovo video che è stato postato, infatti, i mezzi cingolati continuano a essere spostati su asfalto (vietato dal codice della strada), senza protezioni gommate, emettendo un forte rumore, ma soprattutto danneggiando vistosamente il manto stradale. Ma non solo. Questi mezzi - l’ultima segnalazione riguardava tre mezzi, due ruspe cingolate su asfalto e un furgoncino - hanno tranquillamente violato tre divieti di accesso e una ruspa ha viaggiato contromano.
“Già segnalato a sindaco, vigili e carabinieri più e più volte - scrive il cittadino -. E, visto che è la quarta o quinta volta che si ripete questo comportamento e che sono state elevate multe ai tre conduttori e inviata una diffida alla ditta, forse è il caso di passare a provvedimenti più incisivi”.
Il codice della strada, infatti, recita che violare un divieto di accesso comporta sì una sanzione amministrativa pecuniaria, ma spesso anche la decurtazione dei punti della patente e, in casi gravi o di recidiva, la sospensione della patente e il fermo amministrativo del veicolo. Della questione a suo tempo era stata investita la stessa amministrazione comunale. I lavori in corso riguardano infatti l’intervento per la realizzazione del bypass idraulico dell’invaso del Laghetto Muraglione, lotto 5, che si riferisce al tratto compreso tra la piscina comunale e via Sabatini.
“Ovviamente sono stati presi dei provvedimenti - dichiara il sindaco Niccolò Volpini -. La polizia municipale si è recata sul posto, li ha colti sul fatto e li ha sanzionati. E il direttore dei lavori ha inviato una lettera di diffida nei loro confronti”.
E ha aggiunto: “Dobbiamo concludere i lavori nel più breve tempo possibile, ma certamente questo non significa che possono infrangere le regole”. Per altro, quella in questione, non sarebbe l’unica lamentela da parte della cittadinanza.
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