Siena
La Croce Rossa ha gestito negli ultimi mesi, da settembre alla fine di febbraio, le attività del centro di accoglienza di migranti situato a Montalbuccio. Un lavoro che ha portato a buoni risultati. “Ci siamo messi a disposizione - dichiara il presidente della Croce Rossa di Siena, Pasquale Albano - per la gestione della struttura, con un’attività che ha preso il via il 16 settembre. Negli anni precedenti avevamo avuto alcune esperienze di questo tipo con alcuni rifugiati ucraini. A settembre abbiamo avviato la gestione dell’attività al centro di accoglienza di migranti di Montalbuccio: la prima settimana c’erano 15 ospiti, dalla settimana seguente il loro numero è cresciuto fino a 29 e tale è rimasto fino alla fine di febbraio. Tra di loro c’erano quindici pachistani e poi ragazzi provenienti da Afghanistan, Bangladesh e altri Paesi”.
La Croce Rossa, su richiesta della Prefettura, ha gestito la struttura in una situazione “transitoria” e di passaggio prima dell’affidamento a una cooperativa. L’impegno è stato importante. “Abbiamo fornito un’assistenza quotidiana - dichiara il presidente del comitato di Siena della Croce Rossa, Pasquale Albano - preparando pasti, effettuando un servizio di supporto alla lingua e alla conoscenza dell’italiano e anche servizi di inclusione culturale. Ci siamo adoperati con tre dipendenti e quindici volontari qualificati che hanno svolto tutte le attività che venivano richieste”.
Tra queste, anche corsi di lingua italiana e servizi di inclusione culturale. Spiega il presidente Albano: “Volontari hanno spiegato e raccontato quella che è la cultura italiana e quelle che sono le usanze di questo Paese. Conoscere aspetti e ambiti culturali è fondamentale per potersi integrare. I corsi di lingua sono stati realizzati da un mediatore linguistico. Abbiamo cercato di dare vita a iniziative che hanno l’obiettivo di rendere indipendenti questi giovani. E devo dire che i risultati raggiunti ci riempiono di soddisfazione e ci fanno capire che il lavoro fatto ha dato dei frutti”.
L’integrazione si ottiene facendo conoscere cultura, lingua, usanze e tradizioni di un Paese. Tutto ciò è fondamentale sin dal momento dell’arrivo di migranti e richiedenti asilo in Italia. Questi sono i risultati ai quali fa riferimento Albano: “Un giovane è già riuscito a ottenere il permesso di soggiorno definitivo - dichiara il presidente del comitato senese della Croce Rossa. - E’ un ragazzo afghano, che ha già trovato lavoro come bracciante agricolo. In questo modo è uscito dal centro di accoglienza perché adesso può essere indipendente e può badare al suo sostentamento. Altri lo seguiranno nelle prossime settimane: credo che un 70% di loro potrà trovare lavoro nell’agricoltura o nella ristorazione. Il loro obiettivo, ricordiamocelo, è quello di lavorare, in Italia sperano di poter avere un futuro, qui vedono uno spiraglio di luce. Arrivano dopo avere affrontato viaggi lunghissimi e molto pericolosi”.
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