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Diego Gaziano: talento del biliardo ai vertici nazionali

Il giovane valdelsano conquista il secondo posto nel Master di goriziana, e punta a far crescere il biliardo in provincia di Siena

Andrea Bianchi Sugarelli

11 Aprile 2025, 07:00

Diego Gaziano: talento del biliardo ai vertici nazionali

Gaziano con Minoccheri

C’è un valdelsano ai vertici dell’affascinante gioco del biliardo nazionale nella specialità goriziana. E’ Diego Gaziano, attualmente al secondo posto del Master dietro solo al campione dei campioni Iuri Minoccheri. A Forlì, presso il Csb President si sono affrontati i migliori 16 atleti d’Italia. Gaziano, neo master di quest'anno, arriva all’appuntamento con un ottimo terzo posto in classifica, avendo totalizzato 10 punti dopo 5 incontri affrontando avversari di alto livello: Morini (campione italiano master biathlon 2025), Russo (primo in classifica), Nanni (vincitore del trofeo internazionale Portorose), Perugini (campione italiano goriziana 2024) e Antonelli (appaiato a lui al terzo posto). Nonostante la difficoltà, il campione valdelsano vince due incontri, ne pareggia due e porta il suo punteggio a 18 punti consolidando il secondo posto in classifica, dietro a Iuri Minoccheri (19 punti), vincitore delle ultime quattro edizioni del Master Goriziana. L'ultima tappa di Cervia del 24 maggio (sarà in diretta su RaiSport) chiuderà la regular season e i migliori sette accederanno al tabellone finale per il titolo Master goriziana. Gaziano, al debutto nella categoria, ha buone possibilità di raggiungere questo traguardo storico. Tutta la provincia di Siena fa il tifo per lui.

Gaziano è soddisfatto e racconta la sua carriera: “Ho iniziato a giocare a biliardo all'età di 15 anni. Al Circolo di Castellina e Poggibonsi c’erano i biliardi e, osservando i giocatori esperti, mi sono appassionato e ho cominciato a giocare con altri dieci ragazzi tra cui mio fratello. Successivamente, una persona - Gianfranco Giannetti - mi ha portato a vedere una gara, mi è piaciuto molto e da lì è iniziato il mio percorso, ormai quasi vent'anni fa. Nel nostro territorio, tra i giovani, sono l'unico che gioca a biliardo. Anche mio padre si è appassionato e così abbiamo comprato un biliardo da mettere in casa. Poco dopo sono arrivate le prime gare, dove ho iniziato a competere a livello regionale”.

Le difficoltà per chi pratica biliardo sono oggettive: “Per quanto riguarda gli allenamenti – spiega Gaziano - quando ho gare in programma mi alleno più volte al giorno. Dopo aver messo a letto mio figlio, mi dedico a sedute intense nel mio biliardo di casa. La sala di riferimento è a Poggibonsi, si chiama Nuovi Orizzonti (è la migliore della provincia di Siena, dispone di 6 biliardi con un centinaio di appassionati tra amatori e tesserati, ndr), di cui tra l’altro sono presidente e qui gioco regolarmente, anche tre volte a settimana. Il resto del tempo mi alleno a casa, sia da solo sia contro mio padre, mio fratello o gli amici che mi vengono a trovare”.

Il cammino di Diego Gaziano a livello nazionale è solo all’inizio: “Essere un professionista e attualmente essere il numero 2 in Italia è una grande soddisfazione. Ho cercato di diventare professionista per quattro anni. Dopo la nascita di mio figlio, ho lasciato il calcio e ho continuato con il biliardo. Ho fatto la mia trafila e la gavetta; nei primi tre anni ho sfiorato il master dove ci sono i 16 giocatori più forti. A maggio di un anno fa ci sono riuscito e sono entrato. Quando si è professionisti – dice ancora il campione valdelsano - c’è il campionato con gli altri 15 giocatori in cui i primi 9 della classifica sono già salvi, mentre dal decimo in giù si va ai playout. Nel mio primo anno, l’obiettivo era semplicemente salvarmi. Invece, attualmente sono secondo, dietro a Minoccheri, che è un mito con ben 53 titoli italiani. Mancano 5 giornate alla fine del campionato”.

Il desiderio di Gaziano? Lo spiega lui stesso: “Mi piacerebbe far crescere questo sport nella provincia di Siena. Non è facile, ma vorrei aiutare a sviluppare il movimento. A Castellina Scalo ho anche tenuto delle lezioni, ma è difficile passare dal biliardo amatoriale a quello sportivo. In Toscana questo sport è un po' in declino. Non c’è stato un vero cambio generazionale. Io sono master in goriziana, ma in Toscana non vengono organizzate né gare né campionati. Ho tanta passione per questo sport, però è difficile da portare avanti. Basti pensare che ho partecipato a due tappe master e nient'altro. Inoltre, ci sono anche difficoltà strutturali per rimanere ai massimi livelli. Spero nel futuro” conclude.

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