Siena
Giubileo dei giornalisti
Giovanna Romano, presidente del Gruppo stampa autonomo di Siena, ha incontrato Papa Francesco lo scorso 25 gennaio, in occasione del Giubileo dei giornalisti. Da allora non sono trascorsi nemmeno tre mesi, ma in mezzo c’è stato il ricovero del Santo Padre al policlinico Gemelli e ora la morte del Pontefice.
Romano ora ricorda quel momento: “Il 25 gennaio Papa Francesco incontrò oltre mille giornalisti. La mattina seguente, poi, celebrò la messa. Io avevo il privilegio di essere piuttosto vicina al Santo Padre, ero in terza fila. Ricordo che già mi sembrò molto rigido, molto bloccato. Gli guardai le mani e pensai che erano molto gonfie”.
L’incontro con i giornalisti avvenne nel primo mese dell’attuale Giubileo. E’ stato un momento importante per tanti professionisti dell’informazione, avvenuto con un Pontefice già molto affaticato. Ricorda Giovanna Romano: “Avrebbe dovuto leggere un discorso di nove pagine. Ma non lo fece. Quando arrivò al momento della lettura del testo disse: ‘E’ già tardi, è quasi l’ora di andare a pranzo. Vi manderò il testo’. Preferì trascorrere il tempo rimasto nel salutare le persone che erano presenti in quella occasione. Il protocollo prevedeva che il Santo Padre salutasse solamente coloro che sedevano nelle prime due file, e invece alla fine decise di andare molto oltre. Era già molto stanco, la mia sensazione fu che fosse troppo stanco per leggere quel testo di nove pagine e che invece preferì stare in mezzo alla gente e salutare coloro che erano lì in quel momento. Mi è rimasta ben impressa una frase che ha pronunciato in quella circostanza. Si rivolse ai giornalisti e disse: ‘Il giornalista deve raccontare la verità e deve impegnarsi personalmente per fare questo. Ma voi siete veri?’. La sua fu ovviamente anche una domanda provocatoria”.
“Credo che dopo Giovanni Paolo II sia stato il Papa che ha parlato meglio ai giovani - conclude Giovanna Romano. - Ha riavvicinato alla Chiesa molti giovani e tanto popolo. E lo ha fatto con un dialogo semplice e chiaro”.
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