SIENA
Questo pomeriggio ultimo atto per la Deputazione Generale uscente della Fondazione Mps. L’assemblea, composta da Margherita Anselmi Zondadari, Leonardo Brogi, Fiamma Cardini, Maurizio Casiraghi, Paolo Chiappini, Andrea Erri, Marco Fedi, Remo Grassi, Franco Guerri, Anna Loretoni, Curzio Mazzi, Serenella Pallecchi, Eleonora Piazza e Serena Signorini, sarà chiamata ad approvare il bilancio 2024. Il documento, che ha già ricevuto il via libera dalla Deputazione Amministratrice, prevede erogazioni complessive per 11 milioni di euro.
La seduta segnerà anche il momento del passaggio di testimone: all’ordine del giorno figura infatti la scelta dei tre rappresentanti mancanti che andranno a completare l’organo di indirizzo per i prossimi quattro anni. Per il Ministero della Cultura, la riconferma di Fiamma Cardini appare ormai una formalità. Più incerta la partita per la rappresentanza dell’Irpet, dove la terna è composta dall’ex sindaco di Siena Mauro Balani, dalla docente fiorentina Anna Pettini e da Francesco Poggesi, esperto di credito per le Pmi. Tutti nomi stimati, con Pettini data in leggero vantaggio. Per la Consulta del volontariato, in corsa ci sono l’uscente Serenella Pallecchi, la direttrice culturale Simona Ghionzoli e il giornalista Giuseppe Saponaro; tra questi, resta in leggero vantaggio la conferma di Pallecchi.
I tre scelti quindi si aggiungeranno agli undici già designati da enti e istituzioni: Stefano Cipriani per l’Arcidiocesi, Alessandro Piccini, Luisa Massari, Tommaso Marrocchesi Marzi e Bernarda Valente per il Comune di Siena, Leonardo Brogi e Serena Signorini per la Provincia, Paolo Chiappini per la Regione, Pier Luigi Fabrizi per l’Università di Siena e Ugo Biggeri per l’Università per Stranieri. Un mosaico che ha richiesto, soprattutto per l’amministrazione comunale, settimane di trattative, colpi di scena, rinunce e scelte ribaltate, come dimostra anche la recente riapertura del bando del Comune, che ha rimescolato le carte tra i movimenti politici di maggioranza, compresi i satelliti.
La Deputazione Generale resta comunque un organo con poteri limitati, più vetrina sociale che centro decisionale. Il vero nodo sarà il prossimo anno, quando la Deputazione Amministratrice dovrà nominare il successore di Carlo Rossi, giunto alla fine del secondo mandato e non più rieleggibile. Accanto a Rossi, l’attuale governance vede Monica Barbafiera come vice, insieme a Grazia Baiocchi, Stefano Bernardini e Franco Vaselli. Il toto-nomine è già iniziato, con i nomi di Marrocchesi Marzi e Fabrizi che circolano con insistenza, ma è ancora presto per previsioni certe sul nuovo presidente.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy