Siena
Silvia Sestini di Siena Sostenibile interviene sul tema dell’accoglienza: “A Siena la vicenda dei 35 richiedenti asilo pachistani, inizialmente accampati nel parcheggio Il Duomo, ha suscitato un’ondata di solidarietà, ma anche un preoccupante silenzio istituzionale. Dopo essere stati sgomberati dal parcheggio molti di loro hanno trovato rifugio nella sede di Rifondazione comunista grazie all’impegno di attivisti e volontari. Ma la situazione rimane precaria. La Prefettura ha promesso l’attivazione di dieci posti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas), ma al momento solo tre migranti sono stati trasferiti. Molti sono costretti a dormire all’aperto o in sistemazioni di fortuna, mentre attendono risposte concrete dalle istituzioni. Alcune voci del consiglio comunale e del mondo dell’associazionismo hanno cercato di mantenere alta l’attenzione, ma altre figure istituzionali sono rimaste in silenzio. Questo atteggiamento è stato criticato da molti, che vedono nella mancanza di una risposta coordinata un fallimento delle politiche di accoglienza. Le realtà del terzo settore hanno già raggiunto il limite della loro capacità. Alcuni migranti sono stati accolti temporaneamente da privati cittadini o ospitati nei circoli di partito, ma queste soluzioni non possono sostituire un piano strutturale di accoglienza. Le associazioni hanno inviato una lettera ai Comuni della provincia, chiedendo l’allestimento di strutture mobili per affrontare l’emergenza. Senza un intervento deciso delle autorità competenti la situazione rischia di peggiorare ulteriormente”.
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