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Siena

Il cardinale Lojudice: "Papa Leone XIV proseguirà il cammino intrapreso da Francesco. E' affabile e moderato, e ama i dolci tipici senesi"

Le dichiarazioni dell'arcivescovo di Siena, Colle Val d'Elsa e Montalcino al termine del conclave che ha eletto il nuovo Pontefice: "L'ho conosciuto alcuni anni fa alle riunioni del Dicastero per i vescovi"

Gennaro Groppa

09 Maggio 2025, 21:37

Augusto Paolo Lojudice

Augusto Paolo Lojudice

“E’ una persona affabile, moderata e dalla grande delicatezza”. Così il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che oggi ha preso parte alla messa in Sistina, parla del nuovo Pontefice Leone XIV, che conosce da alcuni anni grazie agli incontri al Dicastero per i Vescovi. Lojudice racconta le giornate intense in Vaticano dopo la tragica notizia della morte di Bergoglio e poi l’impegno, richiesto ai cardinali, di trovare un nuovo Pontefice. L’arcivescovo di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino rivela anche un aneddoto sugli incontri al Dicastero, relativo ai dolci senesi da lui portati per la pausa caffè che erano stati molto apprezzati da Prevost.

Dichiara Lojudice: “Siamo stati tutti colpiti, e direi affondati, dalla notizia della morte di Papa Francesco. Lo avevamo visto sofferente, però lo avevamo visto in Piazza San Pietro. Io avevo sperato che potesse rimanere ancora un po’ con noi. Poi ci siamo detti che Papa Francesco era ormai al cospetto dei cieli, nella gloria di Dio e che noi dovevamo in qualche modo colmare questo spazio e farlo nel modo migliore possibile”.

Le prime giornate trascorse in Vaticano sono state quelle delle Congregazioni generali, momenti di riflessione e occasioni di conoscenza tra i cardinali. “Le Congregazioni - afferma Lojudice - sono state momenti di incontro e di scambio veramente interessanti, mi hanno dato la sensazione di avere lì tutto il mondo. E d’altronde la Chiesa cattolica è universale, è di tutti e appartiene a tutti. Il confronto è stato sereno, diretto e libero”.

Fino al conclave, iniziato il 7 maggio e che poi si è concluso già il giorno seguente: “Abbiamo espresso in coscienza ciò che lo Spirito Santo ha suggerito. Gli ultimi giorni sono stati più intensi e destano molta curiosità, con una ritualità antica che ha un particolare significato e fascino. Ma ciò che conta è un’interessante presenza, che si percepisce quasi fisicamente, di un’azione dello Spirito Santo. Tutti i cardinali hanno pensato cosa fosse la cosa migliore per il bene della Chiesa, e ciò deve anche tradursi in un nome. E tutto emerge con grande naturalezza”.

Poi, sul nuovo Pontefice: “Papa Leone XIV indica e invita alla pace, che mi sembra la cosa più naturale, e ci ha benedetti. Spinge ognuno di noi a percorrere certi cammini e ad affrontare questioni di pace. Sarà una bellissima esperienza. Continuiamo il cammino indicato da Papa Francesco. Quando fui nominato cardinale Papa Francesco mi assegnò al Dicastero per i vescovi. A questo consesso conobbi l’allora vescovo Prevost. Due anni fa il Papa lo ha nominato prefetto del Dicastero, quindi il nostro rapporto è proseguito”.

Conclude il cardinale Augusto Paolo Lojudice: “Ho notato da subito la sua affabilità, la sua delicatezza, la sua moderazione nei toni, nell’atteggiamento, nei saluti - sono le sue parole. - Prima di Natale e prima di Pasqua io porto dei dolcetti senesi, che tutti attendono per la pausa caffè. Ricordo che lui apprezzò particolarmente questi dolcetti e mi parlò delle suore dell’eremo di Lecceto. Anche giovedì, mentre lo salutavo, ho parlato a Sua Santità delle suore di Lecceto, e lui mi ha risposto: ‘Salteranno di gioia ora che sono diventato Papa’”.

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