siena
L’importante seminario “Il turismo tra cultura e digitalizzazione”, tenutosi all’Università di Siena nell’ambito del progetto Prin 2022 “CoPE Project” è stato il primo passo che potrà aprire porte nazionali ed internazionali alla città di Siena.
I professionisti e il mondo delle istituzioni riuniti al presidio Mattioli la settimana scorsa hanno parlato ed inciso sul futuro del turismo tra innovazione digitale e cultura.
La presidente nazionale dell’Agenzia nazionale del turismo Alessandra Priante ha sottolineato l’importanza di una formazione “intelligente, operativa e ispirata” per i giovani che si affacciano al mondo del turismo.
“La formazione nel turismo – ha sottolineato la dirigente - non può più essere solo teorica: servono competenze applicate, pensiero critico e visione internazionale. Io sostengo con convinzione iniziative come quella dell’Università di Siena, che unisce sapere accademico e pratica concreta. Le istituzioni devono promuovere collaborazioni con università, istituti tecnici e master specialistici, valorizzando il talento e creando connessioni tra i giovani e le aziende del settore, anche attraverso progetti di stage, mentorship e condivisione di dati e ricerche di mercato”.
- Quali strategie Enit sta mettendo in campo per accompagnare operatori, enti e territori in questo percorso di trasformazione?
Enit sta lavorando su tre direttrici principali: digitalizzazione dell’offerta, accessibilità dei contenuti e formazione trasversale. Stiamo sviluppando piattaforme innovative che raccolgano dati, favoriscano il marketing predittivo e supportino la narrazione dei territori. Collaboriamo con regioni e operatori per promuovere un turismo più inclusivo, sostenibile e consapevole.
- Quale può essere il ruolo di Siena nel panorama della formazione e dell'innovazione turistica?
Siena è un modello di equilibrio tra identità e innovazione. La sua università, con la capacità di integrare saperi umanistici e strumenti tecnologici, può diventare un polo di riferimento nella formazione di nuove figure professionali del turismo. È un luogo dove si può riflettere sul turismo come fenomeno culturale, economico e sociale, ispirando una nuova generazione di professionisti capaci di gestire la complessità.
- Sosterrà ulteriori collaborazioni con realtà accademiche?
Assolutamente sì. L’incontro con l’Università di Siena ha dimostrato quanto sia urgente e fruttuoso un dialogo strutturato tra istituzioni e accademia. Bisogna valutare progetti congiunti che spazino dalla ricerca applicata alla formazione di alto livello, passando per iniziative di promozione territoriale e incubazione di start-up nel settore turistico. Occorre che l’eccellenza accademica italiana sia sempre più coinvolta nella costruzione del turismo del futuro.
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