Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Siena

La Fornace dell'Arbia all'asta per 3,5 milioni di euro

Giovedì il tentativo di vendita. L'area va riqualificata

Gennaro Groppa

19 Maggio 2025, 16:20

Fornace Arbia

Tre milioni e mezzo di euro per rilanciare un’area che ormai da tempo è dismessa e abbandonata. Una zona che oggi è certamente da recuperare, un luogo che per decenni ha dato occupazione e che adesso rappresenta invece un problema. Perché da tempo la vecchia Fornace di Arbia, che dista appena pochi chilometri dal centro di Siena, è inutilizzata e abbandonata. Qui un insediamento produttivo era presente già oltre cento anni fa, nel 1920.

L’area si trova a pochi passi dal centro abitato di Arbia e le condizioni, assai degradate, di questo grande immobile sono quotidianamente sotto gli occhi dei cittadini. I quali da tempo chiedono un recupero dell’insediamento. Ma per realizzarlo serve un’operazione indubbiamente complicata.

L’ultima notizia riguarda l’asta che si terrà giovedì per provare a vendere l’immobile. La base d’asta è fissata in oltre tre milioni e mezzo di euro: per la precisione si parla di 3 milioni e 582 mila euro. L’operazione che può essere realizzata è di tipo immobiliare e commerciale: perché nella zona potranno nascere abitazioni e anche negozi.

Quello di giovedì non sarà il primo tentativo di vendita dei locali dell’ex Fornace dell’Arbia. Sarà, invece, già il quarto: il primo è datato addirittura 21 luglio 2022, e allora il prezzo a base d’asta fu addirittura di 6 milioni e 633 mila euro. L’asta andò deserta, come le due successive che si sono tenute nel 2024. Il prezzo a base d’asta scende (fino agli attuali 3 milioni e 582 mila euro), e adesso la speranza è che possa esserci un compratore interessato a effettuare un’operazione di riqualificazione. Questo è l’auspicio degli abitanti, che da anni sperano di veder risolvere le problematiche collegate a questa vecchia Fornace, ed è la speranza anche dell’amministrazione comunale di Asciano. Che ovviamente saluterebbe come un successo un’operazione di sistemazione di un luogo che oggi è in una condizione di degrado.

Il compendio risulta costituito essenzialmente da un grande appezzamento di terreno di 46.644 metri quadrati sul quale sorgono vari edifici industriali attualmente in disuso. I corpi di fabbrica sono stati costruiti in più epoche e con varie tipologie edilizie che si sono “aggiornate” col susseguirsi degli anni. Si passa infatti da strutture in muratura portante di mattoni in laterizio (per la maggior parte) a strutture un po’ più “moderne” in blocchi di materiale cementizio e in profilati di ferro. Le coperture sono rivestite in piccola parte da elementi in cotto (per lo più marsigliesi) mentre in grande parte i tetti sono a onduline di eternit. Il regolamento urbanistico del Comune di Asciano prevede un recupero con una base di residenziale, per un totale di 20.000 metri quadrati e con un 10% per convenzioni per finalità sociali; commerciale di vicinato per 800 metri quadrati e media superficie di vendita per 1.500 metri quadrati; direzionali o di servizio per un totale di 7.700 metri quadrati. E poi vengono previsti opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, verde e parcheggi pubblici.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie