Siena
I rettori delle due università cittadine voteranno sì ai cinque quesiti referendari che vengono posti agli italiani nelle giornate dell’8 e del 9 giugno. E’ nato a Siena il Comitato interuniversitario referendario con il benestare del rettore dell’Università degli studi di Siena Roberto Di Pietra e con l’omologo dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari. Al comitato aderiscono anche la Rinaldo Franci e la Cgil. Montanari ha chiarito così la sua posizione: “A chi mi chiede perché un’università si interessa dei quesiti referendari io rispondo che chi dovrebbe occuparsene, vale a dire la politica, non lo sta facendo”. Molto affollata l’aula di Unistrasi nella quale ieri mattina si è tenuta la discussione sui quesiti referendari. Presenti anche la segretaria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, e la segretaria generale della Cgil di Siena, Alice D’Ercole. Collegato da Osaka, dove si trova con la delegazione dell’ateneo senese, il rettore di Unisi, Roberto Di Pietra.
Montanari ha spiegato in questo modo la nascita del Comitato interuniversitario: “Quello dell’8 e del 9 giugno non è un appuntamento e un momento partitico né una questione di schieramento politico, quanto un tema di attuazione della Costituzione. Si tratta di ampliare l’area dei diritti e di ripristinarli laddove dove sono stati erosi. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e invece troppo spesso nel nostro Paese sul lavoro si muore. Negli ultimi anni in Italia si è potuto licenziare più facilmente, senza ragione. Le aziende pagano i licenziamenti, come se i lavoratori fossero delle merci. Sono questioni che riguardano i diritti delle persone, e tutto ciò entra di diritto in quello che è il dibattito universitario”.
“Continuiamo ad assistere a una condizione di precarietà e di svalorizzazione del lavoro - il commento della segretaria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli. - Ribadiamo l’importanza di andare a votare l’8 e il 9 giugno”.
“Alcuni valori negli ultimi anni sono stati stravolti, come se fossero divenuti dei disvalori - sono le parole della segretaria generale della Cgil di Siena, Alice D’Ercole. - Il nostro Paese sta andando al contrario. Questo è un referendum di civiltà”.
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