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Siena

Siena, il rettore dell'Università Roberto Di Pietra: "Stiamo cambiando pelle all'ateneo e puntiamo sull'internazionalizzazione con nuovi accordi in Cina e in Giappone"

Oltre il 10% degli studenti sono stranieri: molti provengono da India, Pakistan e da Paesi ex sovietici

Gennaro Groppa

09 Luglio 2025, 07:15

rettore Roberto Di Pietra

rettore Roberto Di Pietra

Un nuovo volto per l’ateneo senese: ne parla il rettore dell’Università degli studi di Siena, Roberto Di Pietra, che sottolinea i grandi cambiamenti che sono in corso. Vanno avanti da tempo, e ormai sono evidenti: l’ateneo senese è sempre più internazionale, al suo interno oltre il 10% degli studenti non è italiano. E sceglie Siena e la sua università per formarsi. Stupisce, e non poco, la provenienza di buona parte di questi giovani: si potrebbe pensare che molti arrivino da Paesi limitrofi all’Italia, ma non è così. Tanti infatti giungono dall’India, dal Pakistan e da Paesi ex sovietici come il Kazakistan e l’Azerbaigian. Sono attratti dall’Italia, dalla vita tranquilla che si può condurre a Siena e ovviamente dalla qualità della didattica di questa università.

Di Pietra punta tantissimo sull’internazionalizzazione: ha visitato la Cina e prima il Giappone, e ha stretto nuovi accordi con atenei di questi Paesi asiatici. Il mondo è cambiato rispetto ad alcuni decenni fa, e sta cambiando profondamente anche l’università senese.

“C’è la necessità di far cambiare pelle all’ateneo”, dichiara infatti Di Pietra, che da tempo sta lavorando in tal senso. Internazionalizzazione è quindi una parola chiave nel lavoro effettuato, e quest’anno saliranno a 19 i corsi di laurea tenuti interamente in lingua inglese.

E poi ci sono gli accordi internazionali: “Ne abbiamo appena confermato uno con l’università di Nantong, in Cina, dove apriremo un nostro ufficio. Nostri docenti andranno anche a tenere dei corsi lì. Abbiamo undici accordi in essere con atenei cinesi, l’interesse verso quel Paese è alto e devo dire che riceviamo grandissime attenzioni da queste realtà. Recentemente sono stato anche in Giappone, dove abbiamo stretto altri quattro accordi. La componente di studenti stranieri è sempre più rilevante nel nostro ateneo: abbiamo infatti 1700 studenti che provengono da oltre 40 differenti Paesi del mondo”.

Ieri hanno preso il via le immatricolazioni per il nuovo anno accademico. Il rettore si augura di confermare i numeri registrati lo scorso anno: “Sarei soddisfatto - dice - se arrivassimo ad avere 4600 nuove matricole, che è il numero di un anno fa”.

La qualità dell’università senese viene via via confermata dalle tante classifiche che vengono stilate sul tema. L’ultima pubblicata, assolutamente prestigiosa, è stata la Qs World University Rankings, un ranking mondiale nel quale l’ateneo senese ha scalato oltre 80 posizioni posizionandosi al 607esimo posto a livello internazionale. Commenta Di Pietra: “In una classifica di questo tipo è già importante esserci, perché il ranking prende in esame 1500 atenei dei circa 10 mila che sono presenti nel mondo. Anche le classifiche Censis continuano a premiarci per qualità della didattica e anche per l’alta percentuale di studenti che dopo essersi laureati da noi riescono a trovare lavoro in tempi brevi”. Tra gli auspici e le speranze di Di Pietra ci sono invece l’apertura della nuova seconda mensa universitaria e anche un collegamento ferroviario diretto tra Siena e Roma: “Sarebbe decisamente importante”.

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