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Siena

Lavoro, la situazione alla Paycare è sempre più nera

Cesarano (Cisl): "Ormai c'è un forte rischio di chiusura del sito"

Gennaro Groppa

25 Ottobre 2025, 07:50

incontro Paycare in Comune

La situazione alla Paycare è precipitata. Mancano poco più di due mesi alla fine dell’anno, e il 31 dicembre scadranno gli ammortizzatori sociali che sono in vigore e che stanno tenendo in vita buona parte dell’attività dell’azienda a Siena. A San Martino 23 dei 35 lavoratori rimasti sono in cassa integrazione a zero ore, e riescono a percepire uno “stipendio”, se così vogliamo chiamarlo, unicamente grazie agli ammortizzatori sociali. Il tempo passa, la fine dell’anno si avvicina ma nessuna luce si intravede all’orizzonte. Anzi, si profilano nubi sempre più nere.

Il segretario generale della Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano, che da anni ormai sta seguendo questa vertenza, ha parlato nei giorni scorsi con rappresentanti dell’azienda. Dichiara: “Mi hanno detto che la situazione è drammatica”. Il sindacalista aggiunge: “Ormai c’è un fortissimo rischio di chiusura della Paycare a Siena. L’azienda non ci ha fornito informazioni relativamente a quello che potrà essere il futuro dei lavoratori. Credo che ci sia un grande rischio non solamente per i 23 lavoratori che sono in cassa integrazione ma ritengo anche per i 12 che sono impegnati nella commessa Nexi”.

Ieri mattina i sindacati hanno fatto il punto della situazione in un incontro che hanno effettuato a palazzo comunale, a Siena, con il sindaco Nicoletta Fabio e con il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti.

In primo luogo, comunque, i sindacati vogliono tornare a parlare con l’azienda, che fa parte della multinazionale spagnola Konnecta. Afferma al riguardo Cesarano: “C’è la necessità di effettuare un incontro urgente. Devono dirci quali sono le loro intenzioni per il sito senese, ormai il tempo stringe. E devono venire a dircelo di persona, a Siena”.

Una possibilità sul tavolo è quella del rinnovo per un altro anno della cassa integrazione. Una soluzione che consentirebbe di trovare un po’ di tempo, utile forse per poter andare a ricollocare i lavoratori.

“Bisogna recuperare l’aspetto etico e richiamare la responsabilità sociale delle imprese - sono le parole di Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena. - Se tutto continua a basarsi unicamente su costi e ricavi, senza tenere conto delle persone, non ne usciremo mai”. “Servono soluzioni che coinvolgano anche Confindustria e le aziende del territorio, per valutare eventuali ricollocazioni in base alle competenze dei lavoratori”, ha aggiunto il segretario generale della Uilm Uil di Siena, Massimo Martini.

“È stata una riunione lunga ma costruttiva - ha detto infine il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio. - La scadenza del 31 dicembre incombe e la situazione è ormai urgente. L’amministrazione farà tutto il possibile, nei limiti delle proprie competenze, per individuare una soluzione strutturale e non temporanea”.

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