La Dop Economy unisce governo e Ue

Tutti sul carro della Dop Economy. Senza distinzione, perché come ha dimostrato la giornata inaugurale del forum europeo sulla qualità alimentare di Qualivita, in programma al Santa Maria della Scala (oggi si replica a Rocca Salimbeni), sia il governo che l’Unione europea sono compatti nel sostenere un ambito che in Italia vale oltre 20 miliardi ed è in crescita costante. Un settore che rappresenta un cavallo di battaglia per la provincia di Siena, decima in Italia per valore della produzione (e terza nell’ambito vitivinicolo). Non è un caso che nel corso dell’intervento il ministro Francesco Lollobrigida abbia rilanciato la questione, nella prospettiva di difendere l’autenticità dei prodotti dalla contraffazione e di sostenere il comparto nell’epoca dei dazi. “Dobbiamo lavorare per rafforzare quello che è un sistema di qualità legato alla nostra alimentazione - ha dichiarato il titolare del dicastero all’agricoltura -. A livello nazionale siamo protagonisti da questo punto di vista grazie ai nostri agricoltori e ai nostri produttori primari. E’ un’agricoltura resiliente capace di mantenere inalterato quel legame con le nostre tradizioni ma anche innovarle costantemente e quindi i due fenomeni viaggiano insieme, agricoltura, produzione e trasformazione, valorizzazione e protezione del nostro modello agroalimentare e di quello che ne deriva in termini di benessere e di ricchezza”.

Il passo successivo per valorizzare ancora di più questo percorso sarebbe rendere la cucina italiana Patrimonio Unesco. La decisione dovrebbe arrivare a breve, ma dopo un primo via libera, le aspettative sono positive. “E’ la dimostrazione che quello che noi abbiamo costruito per generazioni ed è apprezzato nel mondo”, ha sottolineato Lollobrigida, che poi si è soffermato sulla protezione dei tesori dell’enogastronomia italiana: “Dobbiamo garantire la trasparenza per coloro che acquistano e consumano. Controlli molto più serrati e normative sempre più puntuali sono una strada che chiediamo di perseguire anche all'Unione Europea e al resto del mondo garantendo nelle indicazioni geografiche un percorso di valorizzazione e di difesa del territorio”.

Chiamata in casa la Ue ha risposto tramite il commissario europeo all’agricoltura Christophe Hansen: “Siamo molto orgogliosi di essere qui a Siena, per portare avanti questo impegno per la tutela, ma anche per la promozione, dei nostri prodotti alimentari. L’Italia è un campione mondiale non solo per il loro numero, ma anche per la qualità degli alimenti che vengono prodotti qui sotto indicazione geografica. Per questo ritengo molto importante continuare a promuoverli”.