Siena
“E’ presto per tirare le somme e per dare giudizi definitivi, ma dopo queste prime due settimane di dicembre la sensazione è che anche quest’anno potremmo trovarci a dire che non è più il Natale di una volta”. Le parole, pronunciate con non poca amarezza, sono del presidente provinciale della Confesercenti Leonardo Nannizzi.
Il commercio, a Siena come in tante altre realtà, vive una fase complicata. Molte sono le motivazioni alla base di criticità che sono diffuse: un potere d’acquisto che si è costantemente ridotto negli anni, anche a causa di continui rincari mentre molto spesso gli stipendi non sono cresciuti agli stessi ritmi. Ci sono poi le problematiche del commercio in sé, e dei commercianti che hanno attività “fisiche” che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare una sempre più temibile, e spesso terribile, concorrenza dell’online.

LEONARDO NANNIZZI
Dichiara Nannizzi: “Uno studio effettuato da Confesercenti mostra che in Italia negli ultimi cinque anni si sono registrate 128 mila chiusure di negozi, a fronte di appena 38 mila aperture. Questi dati fanno capire perfettamente quale sia la situazione che stiamo vivendo, le difficoltà che vengono affrontate e lasciano anche immaginare i rischi che si corrono e gli scenari che potrebbero realizzarsi nei prossimi anni”.
I problemi sono globali e anche locali. “Continuiamo a subire la fortissima concorrenza dell’online - precisa Nannizzi - e si sente sempre più anche il peso del Black Friday, che ormai sta diventando un nemico del Natale. Tanti infatti approfittano di questa iniziativa per andare già ad acquistare i regali natalizi, e a dicembre quindi non comprano più niente o quasi niente a ridosso delle festività”. Problemi globali che si ripercuotono nel locale: “Il potere di acquisto degli italiani è costantemente diminuito nel tempo - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti. - Il costo della vita cresce mentre gli stipendi sono gli stessi da anni. I problemi nazionali si ripercuotono nel locale, non stupiamoci se negli ultimi anni tanti negozi hanno abbassato le serrande, a Siena come in tante altre città italiane”.
Poi il locale. Nel centro storico senese tantissimi negozi hanno chiuso negli ultimi anni, alcuni lo hanno fatto anche nei mesi scorsi. Le difficoltà e criticità sono evidenti. Così Nannizzi: “In centro girano meno persone rispetto a quanto accadeva anni fa. Il tema dello spopolamento della città è assai noto, e riguarda non solamente Siena ma tante realtà in Italia. Per fortuna abbiamo vissuto un ponte di dicembre buono e rilevante, con tanti visitatori che sono arrivati in occasione del Mercato nel Campo. Quelle sono state giornate importanti e positive, speriamo che possano esserci altri segnali simili in vista del Natale. Ma la situazione è complicata. Spesso è difficile anche arrivare in centro, si pensi alle criticità che si sono generate negli ultimi giorni solamente a causa della chiusura di una strada di 300 metri come via Beccafumi. La viabilità andrebbe ripensata, con parcheggi scambiatori e con sistemi adeguati per arrivare in centro”.
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