E' a Trequanda l’oasi di Francesca Pascale

Francesca Pascale ha scelto il rovescio della medaglia dopo anni di sovraesposizione. Dai riflettori della relazione decennale con Silvio Berlusconi e, a seguire Paola Turci, alla riservatezza nella campagna di Trequanda. L’ex parlamentare si è trasferita nel podere Il Sorbo nel 2020 e ha continuato a viverci anche dopo la fine del matrimonio con Turci. Evento che vide tra gli invitati anche il sindaco Andrea Francini. A sentirlo oggi i contatti da allora sono stati sporadici. “Ci siamo sentiti solo via messaggio”, racconta il primo cittadino. Una presenza quasi invisibile. “Personalmente non la vedo mai, però se ha parlato bene di Trequanda mi fa piacere”. afferma Francini. Il riferimento del sindaco è all’intervista rilasciata dall’ex parlamentare al Corriere della Sera. “Ho sempre desiderato trasferirmi nella campagna toscana, lontano dai rumori e dalla ressa. Mi sono decisa dopo essermi separata da Silvio. C’era solo il terreno”, evidenzia Pascale, che in questa sua nuova esperienza di tanto in tanto si trova a contatto con Rosy Bindi, che risiede a Sinalunga: “Non vado a chiederle lo zucchero, se lo finisco. Però ci incrociamo dal macellaio”. Cambiare aria tuttavia non ha significato allontanarsi dal passato. Per lo meno quello rappresentato da Berlusconi. Non a caso la presenza dell’ex premier nella grande dimora è quanto mai centrale: rappresentata dalle foto di loro due insieme e da un grande ciliegio, definito “il vero totem del suo grande amore, con cui parla, piange, trova conforto”.

Un angolo riservato all’ex leader di Forza Italia, in quando sotto l’albero, c’è una sedia presa a Villa Maria, dove vivevano insieme in Brianza. “Ci lascio sempre un cuscino, è la sua postazione per guardare il panorama”, racconta la donna.
Trequanda però per Pascale non è solo sinonimo di riservatezza. Per strada ha trovato un alleato in più. “Faccio grandi conversazioni con padre Sergio, il parroco di Trequanda. Bizzarro, se penso che mi ero sbattezzata”, fa sapere l’ex parlamentare, che in ogni caso può godere della compagnia di undici cani, liberi di scorrazzare nella grande tenuta. Tra loro Dudina, la fidanzata del famoso Dudù. D’altronde, non ci sono problemi di spazio, considerando che l’abitazione principale con sedici stanze e in più ce ne è una secondaria con otto locali, riservata a ospiti e personale. Tutto intorno giardini curati e campagna. In passato tra i progetti che Pascale avrebbe voluto intraprendere, sfruttando magari gli ampi spazi della tenuta, la coltivazione di cannabis terapeutica. Considerato l’uso attento della propria privacy in zona, non è dato da sapere se questo piano è stato poi messo in atto.