Siena
Il presidio è annunciato per le 11.30. Andrà avanti fino alle 13. L’obiettivo è dare manforte alla causa di Fabio Giomi, il lavoratore licenziato da Pam dopo aver fallito il test del carrello. I tentativi di conciliazione davanti al prefetto non sono andati a buon fine. L’azienda della grande distribuzione si era offerta di riassumere il cassiere, a patto che accettasse una sospensione di dieci giorni. La Cgil è stata inamovibile, rifiutando l’offerta e sostenendo che un accordo sarebbe stato trovato solo a patto da non avere sanzioni sul conto del 62enne di Poggibonsi. Così, questa mattina, la sua vicenda approderà davanti al giudice del lavoro.
Si tratterà di una prima udienza per tracciare per capire se le ragioni dell’uomo posso avere la meglio su quello che dice l’azienda. Tra l’altro, in una nota Pam aveva difeso la pratica, portando all’attenzione i furti subiti. Per altro Giomi aveva fallito il secondo test, mentre un primo lo aveva superato. Non si tratta di un caso isolato, perché altri lavoratori tra Toscane e Lazio sono stati allontanati per lo stesso motivo.
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