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Siena

Siena torna nella Fondazione musei senesi, dove entra anche il Comune di San Casciano dei Bagni

Gennaro Groppa

14 Luglio 2024, 06:23

Fondazione musei senesi

I Comuni di Siena e di San Casciano dei Bagni entrano nella Fondazione musei senesi. Gli scenari, per i due territori, sono differenti. Per Siena, Comune capoluogo, si tratta di un ritorno all’interno dell’ente. Un ritorno importante, significativo e denso quindi di contenuti, anche politici. L’uscita era avvenuta alcuni anni fa, ai tempi del sindaco Luigi De Mossi, e ovviamente l’episodio aveva scatenato polemiche che non si erano mai sopite. Il primo cittadino Nicoletta Fabio ha immediatamente esplicitato e chiarito quali fossero la sua idea e posizione al riguardo: Siena doveva rientrare nella Fondazione. Il tutto, ovviamente, in un’ottica di collaborazione e di sinergie con gli altri musei del territorio provinciale. E così è stato. Ieri mattina il rientro è stato ufficializzato. Per San Casciano dei Bagni la situazione è differente: il Comune della Valdichiana non era dentro Fms semplicemente perché, come il primo cittadino Agnese Carletti ha spiegato ieri mattina con il sorriso sul volto, “noi un museo non ce l’avevamo”. “Ma adesso – ha proseguito il sindaco – con la prossima nascita del nuovo museo nazionale archeologico abbiamo chiesto la possibilità di entrare nell’ente”. E così sarà.

È questa una delle novità della giornata di ieri per quel che riguarda l’ente che unisce e racchiude i musei del territorio della provincia senese. Un gruppo che si amplia, dunque, con l’adesione da parte di Siena e di San Casciano dei Bagni. In tutta la provincia senese ci sono oggi una settantina di musei, cinquanta di essi sono all’interno di Fms dove sono adesso presenti 31 Comuni del senese. Tra i cinquanta musei ben dieci sono riconosciuti di rilevanza regionale. Nel 2023 i musei di Fms hanno accolto 900 mila visitatori.

Lo scenario cambia con il rientro nell’ente del Comune capofila. Mentre il lavoro prosegue per poter arrivare alla nascita anche del museo nazionale archeologico di San Casciano dei Bagni. Il sindaco Agnese Carletti al riguardo ha dichiarato: “Mi auguro che il nuovo museo possa nascere entro il 2026. I bronzi, intanto, dopo la mostra che è stata organizzata a Napoli saranno trasferiti a Reggio Calabria per una nuova esposizione al fianco dei bronzi di Riace. Ci auguriamo che questi tesori siano protagonisti di operazioni di valorizzazione fino al momento in cui torneranno qui, a casa. Quello del museo nazionale archeologico è un progetto talmente grande che porterà benefici a tutto il territorio provinciale”.

Così, invece, si è espressa il sindaco di Siena Nicoletta Fabio sul rientro nella Fondazione musei senesi: “L’unione fa la forza – ha detto il primo cittadino, – è necessario fare rete. È importante avere un collegamento con tutti i musei del territorio provinciale, dare vita a sinergie può anche permettere di vedere visitatori che restino più a lungo nel nostro territorio. In più io credo che in tutto ci sia sempre da imparare: queste collaborazioni possono far scoprire qualcosa di nuovo e possono far emergere nuovi spunti. Un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo ai giovani, che a mio avviso a differenza di quel che qualcuno crede non cercano solamente intrattenimento. Tuttavia è necessario che i musei diventino luoghi di frequentazione, dove si può andare a fare tante cose differenti”.

E ancora il sindaco Nicoletta Fabio: “Condivido le linee programmatiche espresse dall’ente, la speranza è che si dia vita a qualcosa di concreto. Il Comune di Siena è disponibile a mettere a disposizione le proprie risorse anche umane, ci sono obiettivi da perseguire con forza e tenacia. Quello tra turismo e cultura deve essere un connubio irrinunciabile”.  

Le linee programmatiche, che dovranno essere esplicitate in azione concrete, sono le seguenti: raccontare, anche attraverso la digitalizzazione; fare comunità; costruire alleanze; seguire una sostenibilità ambientale, economica e sociale. La prima iniziativa sinergica sarà effettuata il 7 settembre al Santa Maria della Scala, al centro dell’attenzione ci saranno le attività didattiche proposte dai vari musei che fanno parte dell’ente.

“Le linee strategiche – spiega il presidente di Fms, Alessandro Ricceri – tracciano il futuro della Fondazione basato su concetti chiave che ci stanno a cuore: la valorizzazione del patrimonio museale con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di visita e di narrare i contenuti delle collezioni in modo contemporaneo e coinvolgente; la costruzione di una comunità attiva e collaborativa attorno ai musei; il rafforzamento di una rete di relazioni per creare un distretto culturale organico e connesso al territorio; la necessità di allinearsi con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, proponendo progetti che adattino questi obiettivi al contesto museale senese”.

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