Siena
Nel mese di luglio i dipendenti senesi della Beko Europe faranno altri otto giorni di cassa integrazione. La situazione dunque rimane assai complicata nello stabilimento di viale Toselli. I trecento dipendenti della multinazionale turco-statunitense attendono di conoscere il proprio futuro. Beko Europe sta preparando il proprio piano industriale, che non renderà noto comunque prima del mese di settembre. Il primo incontro, finalmente effettuato al ministero a Roma tra vertici del gruppo (ma senza il ceo Hakan Bulgurlu, assente all’appuntamento) e i sindacati non ha prodotto alcuna significativa novità. Nella circostanza da Beko sono state essenzialmente ricordate le difficoltà del settore in questo momento storico.
Ora arriva la notizia di altri giorni di cassa integrazione nello stabilimento senese. I lavoratori ne hanno già effettuati tre all’inizio di luglio, ne faranno altri cinque prima della fine di questo mese. Per un totale di altre otto giornate senza lavoro. Ad agosto, poi, lo stabilimento chiuderà anche alcuni giorni per ferie nella settimana di ferragosto, come da prassi. “La situazione continua a essere preoccupante – commenta Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena. – Attendiamo il piano industriale per capire quali potranno essere le prospettive future, ad autunno vedremo e sapremo. Al momento non abbiamo avuto risposte alle nostre varie domande sul sito senese del gruppo. Il previsionale che ci è stato illustrato nell’incontro effettuato a Roma è basso, la sensazione è quindi che l’azienda non voglia puntare e che non stia investendo sullo stabilimento di viale Toselli. Ma d’altronde se non vengono pensati e realizzati investimenti o riconversioni sul sito senese è impossibile pensare che la situazione possa cambiare”.
L’incontro al ministero si è svolto lo scorso 25 giugno. Nell’occasione i rappresentanti di Beko Europe hanno fornito i numeri relativi allo stabilimento senese: nel 2022 in viale Toselli sono stati prodotti 424 mila pezzi, nel 2023 ne sono stati prodotti 311 mila e la previsione per quest’anno è di 263 mila pezzi. La contrazione è forte, la diminuzione è netta e costante.
Nella stessa occasione l’azienda si è detta pronta a tornare a incontrare i sindacati, ma non prima del mese di settembre. E a quel punto Beko Europe potrebbe presentare il proprio piano industriale, e quindi esplicitare i propri programmi e strategie. Intanto il prossimo 17 luglio all’interno dello stabilimento di viale Toselli si terrà un’assemblea tra lavoratori e sindacati, anche alla presenza di rappresentanti nazionali delle organizzazioni. “Vedremo quel che accadrà ma posso anticipare che a settembre metteremo in atto una mobilitazione e un’azione sindacale – afferma Miniero. – Noi avevamo chiesto a Beko di poter seguire da vicino la realizzazione del piano industriale, la risposta che ci è stata data è che il piano lo fa l’azienda. Il gruppo non è disponibile al confronto. E la golden power spesso citata dal governo nazionale è a nostro avviso uno strumento assai debole se paragonato a quella che è la forza economica di una multinazionale”.
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