Siena
Bruno Valentini
“Io al corteo storico non rinuncerei mai”. Parola di Bruno Valentini, ex sindaco di Siena, che dice la sua su un argomento che è divenuto al centro della discussione cittadina dopo la decisione non solo del rinvio del Palio a causa della pioggia ma anche di non effettuare il corteo storico. “Senza il corteo storico, che è anche un’esibizione di bravura e di eleganza, si perde un po’ il fascino della Festa – afferma l’ex primo cittadino. – Ciò è indubbio. Togliendo, e non effettuando il corteo storico viviamo qualcosa che dà la sensazione di essere monco. Rimane una corsa pura, a me questa decisione sembra un errore”.
Negli anni da sindaco di Bruno Valentini capitò che il Palio venisse rinviato, successe nell’agosto 2015. Si corse quindi il 17 agosto, in quanto il 16 un acquazzone colpì la città di Siena. Ma nella conchiglia senese iniziò a piovere nelle prime ore del pomeriggio, quando il corteo storico non aveva ancora preso il via. E fu quindi effettuato, come avvenne per la corsa, il giorno seguente. Venerdì invece, il 16 agosto, il corteo aveva preso il via, entrando anche già nella conchiglia. E si è soliti dire e pensare che, da prassi, se il corteo è entrato nella conchiglia senese allora, anche con il rinvio del Palio, esso non dovrà essere terminato nella giornata seguente.
Una situazione differente invece si verificò nello scorso luglio. Quando il Palio venne rinviato a corteo storico già concluso, e con fantini e cavalli che erano già presenti sul tufo per tentare di dare vita alla mossa valida. “A luglio – afferma Bruno Valentini – il corteo si era già concluso, quindi lo scenario era differente. Io credo che quando si va a prendere una decisione le regole vadano sempre adattate alla situazione, occorre trovare l’equilibrio. Io non rinuncerei mai alla passeggiata storica”.
Le decisioni nei giorni di Palio vanno spesso prese in pochi minuti, in attimi rapidi. Non è un lavoro semplice, e grande è la pressione su chi deve decidere. Bruno Valentini racconta un aneddoto, riferito a quando era sindaco. “Quando si verificò il caso di Tornasol, che non entrava tra i canapi, dopo che era arrivato il parere unanime da parte dei veterinari, si doveva decidere cosa fare. Ricordo che io mi girai verso i capitani e molti di loro mi dissero: ‘Fai te’. Questo per dire che in quei momenti comunque spesso sei solo, la decisione finale e ultima ricade sul sindaco. È difficile, questo sì, e a volte prendere decisioni in poco tempo e su temi certamente delicati non è semplice. Credo tuttavia che la decisione sul corteo storico avrebbe potuto essere presa anche un po’ più tardi rispetto a quella sull’orario in cui correre il Palio. Dico la verità: mi sfugge il motivo per cui il corteo storico non viene effettuato”.
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