Siena
La contrada della Lupa ha deciso alcune delle date più importanti relative ai propri festeggiamenti dopo il trionfo in Piazza del Campo conquistato lo scorso 17 agosto nel Palio dell’Assunta con Dino Pes detto Velluto sul cavallo Benitos. Ecco le date: la festa nel rione sarà il 28 settembre, il Numero Unico verrà presentato il 2 ottobre mentre il ricevimento delle autorità sarà effettuato il giorno successivo, 3 ottobre. La cena della vittoria sarà il 5 ottobre.
L’assemblea ha nominato le commissioni che si occuperanno di preparare questi momenti fondamentali nei festeggiamenti del rione di Vallerozzi. Il lavoro a tal proposito è dunque già cominciato. Le emozioni e le belle giornate vissute dai lupaioli proseguono, dopo il corteo della vittoria che si è svolto sabato scorso in città con circa mille lupaioli che vi hanno preso parte e con 39 carri che sono stati allestiti per l’occasione.
“Continuiamo a vivere un grande clima – commenta il priore della contrada della Lupa, Carlo Piperno. – Le commissioni sono già al lavoro, c’è tanta voglia di fare, ci sono una grande partecipazione e un forte desiderio di mettersi a disposizione della contrada. Ci sono già molte idee che verranno vagliate. Sono contento perché anche in questa circostanza moltissimi lupaioli si sono proposti per fornire il loro apporto e contributo”.
Tutto si svolge dunque all’insegna della grande partecipazione e della voglia di vivere le emozioni della vittoria ottenuta in Piazza del Campo. Prosegue l’onorando Carlo Piperno ripensando al corteo che si è tenuto sabato scorso: “Chi lo ha visto ha detto che è stato festoso, bello, simpatico – sono le sue parole. – È stato divertente, con la presenza di circa mille lupaioli”.
Il priore vuole focalizzare l’attenzione su una persona, su una contradaiola “speciale”: “Mi ha fatto tanto piacere vedere al corteo anche Marisa Bertini, che ha più di 90 anni – afferma Carlo Piperno. – Ha voluto assolutamente essere presente anche in questa occasione. Cosa posso dire nei suoi confronti? È un esempio, è un simbolo di attaccamento alla contrada. Vederla al corteo mi ha dato veramente una grande gioia”.
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