Siena
Arte a pochi metri da piazza del Campo. Da sabato 31 agosto il Re Artù, locale che si trova all’inizio di via Rinaldini (ovvero il Chiasso Largo), ha dato una nuova sfumatura alla propria attività ospitando l’esposizione di due opere di Tom Flick, scultore lussemburghese innamorato di Siena e della sua gente. "Quello che vogliamo fare - spiega il proprietario Gianpiero Orazioli - è mettere il nostro spazio a disposizione di artisti che hanno voglia di far vedere i loro lavori, magari creando eventi, dibattiti, appuntamenti. E' un modo di far fare un passo avanti al nostro ristobar in una città che respira arte come questa".
A inaugurare la svolta è stato appunto Flick che, in perfetta linea con il nome dell'attività, ha creato una spada nella roccia che da qualche giorno è visitabile liberamente. “Vengo qui da tanto tempo – spiega l'autore - e ho avuto modo di conoscere il posto, Gianpiero e la sua compagna Rosa. L'idea è nata quasi per scherzo parlando tra di noi, ma io nella mia mente ho cominciato subito a pensare come realizzarla. Mi sono procurato un pezzo di giallo d’Istria, pietra molto bella, per modellare la roccia, mentre la spada è stata forgiata in Svezia da Brendt Arons, un giovane studente che è già un ottimo fabbro d’arte. In due settimane molto intense ha plasmato un manufatto notevole".
Come detto, oltre a Excalibur è in mostra anche un’altra scultura: "E' in alabastro, si chiama Filtro per incubi, è una rivisitazione del Dreamcatcher degli indiani, ed è in tre dimensioni. Fa parte di una serie di tre pezzi ma non potevo portarli tutti. Mi piacerebbe un giorno fare una vasta mostra qua a Siena. Vengo in questo territorio dal 1988 e, da qualche anno, a luglio porto 45 studenti per studiare l’arte, le cattedrali, tutto il patrimonio della Toscana. Poi, sul finire dell’estate, torno con la mia famiglia in vacanza”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy