Siena
I rettori universitari chiedono interventi per contrastare il pesante rincaro nel costo degli affitti e le crescenti difficoltà incontrate dagli studenti a reperire stanze o appartamenti. Il tema è ben noto e la situazione sta peggiorando, anche a Siena, mentre dilaga il fenomeno degli affitti turistici brevi.
Gli studenti universitari incontrano sempre maggiori difficoltà a trovare case in affitto nelle città che sono al contempo sedi di ateneo e anche mete turistiche. Il fenomeno si sta verificando in Toscana, a Firenze così come a Pisa e a Siena. Le motivazioni sono facilmente riscontrabili in quello che è stato negli ultimi anni il boom degli affitti turistici brevi e degli Airbnb. Gli effetti di un contesto ampiamente modificato sono già verificabili, con problematiche per studenti universitari e non solo. Le stesse problematiche vengono vissute, ad esempio, anche da giovani coppie che siano interessate a prendere in affitto un appartamento in queste località.
La carenza di case e di stanze a disposizione porta con sé anche un fenomeno di caro affitti, al quale queste categorie di persone devono dunque fare fronte. Per gli atenei ciò diventa già un problema, dato che un fenomeno di questo tipo e di tale portata può certamente allontanare potenziali iscritti all’università. Secondo un’indagine effettuata da Immobiliare.it a Firenze i prezzi di affitto per una stanzia sono cresciuti del 16%: si tratta della città con il rincaro più alto in Italia insieme a Napoli.
I rettori degli atenei toscani si fanno sentire e alzano la voce. “Il nostro è un primato ben poco invidiabile – afferma la rettrice dell’Università degli studi di Firenze, Alessandra Petrucci. – Viene richiesto il massimo impegno da parte nostra per attrarre studenti. Sfide così complesse non si possono affrontare da soli, serve la collaborazione di un’ampia rete di soggetti istituzionali”. Da Pisa viene lanciato lo stesso messaggio.
Anche a Siena il tema è presente ed è ben noto. Dichiara Roberto Di Pietra, rettore dell’Università degli studi cittadina: “Il problema è conosciuto, io ne ho parlato in alcune circostanze con il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio – afferma Di Pietra. – Non c’è un uovo di Colombo, altrimenti la soluzione sarebbe già stata attuata. La situazione va analizzata e va studiata al meglio. Tuttavia io credo che qualcosa vada fatto, in quanto si devono tutelare le legittime esigenze turistiche ma al contempo anche quelle di tutti gli altri cittadini e degli studenti universitari. Bisognerà inventarsi qualcosa”.
Di Pietra pensa a “forme di tassazione” riferite agli affitti turistici brevi o a “forme di incentivi per studenti universitari e per giovani coppie che vogliano prendere in affitto stanze o abitazioni. Il problema si è già ampiamente manifestato e va affrontato”.
Al momento, intanto, proseguono gli interventi di manutenzione sulle residenze universitarie cittadine. Dichiara il rettore: “Entro gennaio vedremo terminare gli interventi su una struttura, il piano dei lavori va avanti e quando sarà ultimato torneremo ai 1.050 posti letto che abbiamo a disposizione. Ricordo inoltre che dal Dsu arrivano incentivi di 200 euro mensili in favore di studenti fragili e meritevoli, in forma di contributo per l’affitto”.
In merito invece alla possibile realizzazione di nuove residenze universitarie Di Pietra dichiara: “Si era sentito parlare dell’ipotesi di studentati di tipo privato – sono le sue parole, – ad esempio in viale Sardegna. Ma al momento non c’è stato nessun passo in avanti concreto, e la stessa situazione vale anche per l’ex residenza universitaria in via del Porrione. Mi auguro che queste situazioni possano sbloccarsi e che si arrivi a qualche novità positiva. Più posti letto ci sono e meglio è, e io credo che questo temi riguardi tutti, studenti universitari e anche cittadini. Il turismo breve sta allontanando tante persone dal centro delle città”.
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