Siena
La Lupa ha concluso la sua ultima settimana di festeggiamenti per la vittoria del 17 agosto 2024, ma quanto fatto da Dino Pes detto Velluto e dal barbero Benitos, capaci di ribaltare nella maniera più radicale un pronostico che sembrava già scritto, sigillato e intoccabile, rimane nella mente di tanti. Soprattutto perché il fantino mancava dal tufo dal 2017 e da tanti era dato per totalmente tagliato fuori dal giro del Campo. E invece.... "Invece con il capitano Giulio Bruni il rapporto c'era, fin dal suo insediamento. Si era preso l'impegno di affidarmi il giubbetto, se si fosse presentata l'occasione giusta, e ha mantenuto la parola. La mia parte era farmi trovare pronto in caso di chiamata".
Chiamata arrivata il nel primissimo pomeriggio del 13 agosto, con una situazione difficilissima da gestire... "L'Istrice era il super favorito, inutile negarlo, e quindi quando ho accettato ero consapevole che mi aspettava un compito complicato. Però quando sono arrivato in Contrada, ho capito che ce la potevo fare: sono stato accolto benissimo, con un affetto e uno slancio che fin da subito mi hanno rivelato che al canape con me ci avrei portato tutto un popolo, compatto e pronto a darmi il supporto più intenso. E' logico che il primo obiettivo fosse dare un occhio alla rivale, però sentivo che si poteva fare qualcosa di più, e infatti ne avevo parlato col capitano. Fin dalla prima prova, ho capito chi era Benitos, così giorno dopo giorno, con la dirigenza, abbiamo studiato come andare oltre e fare il nostro Palio, non necessariamente impostato sulla difesa. Non dico che pensavamo di vincere di sicuro, ma di poterci provare sì".
Si arriva al terzo Casato, con un urlo liberatorio partito appena impostata la curva e proseguito per tutta la spianata, dove anche ultimamente qualche Palio che sembrava già vinto è stato perso.... "Con Benitos si poteva girare tutta la sera - spiega Velluto con quel sorriso che non lo abbandona più da metà agosto, - non c'era problema. Così ho dato libero sfogo a quello che mi ero tenuto dentro in un lungo periodo andato un po' così. Sono venuto a Siena per correre e vincere il Palio, dopo 24 anni di voce da tirare fuori ne avevo tanta....". Più un grido di gioia o di rabbia? "Ho debuttato nel 2000 e fino al 2004 ho saltato solo un paio di Carriere. Poi il buio. Sono tornato nel 2017, e penso di aver fatto anche un bel Palio, ma da allora siamo arrivati al 2024. Ho fatto anche i miei errori, certo, ma poi il tempo passava e onestamente, vedendo chi montava, avevo la consapevolezza che ci potevo stare benissimo anche io. Questo ha fatto crescere la frustrazione, e anche la rabbia nei confronti di qualcuno che ti sbarra la strada e che così ti fa venire ancora più voglia di rientrare. Però ci vuole la situazione che te lo permette: se non ti imbatti nella persona giusta, la rabbia ti rimane dentro e non puoi raggiungere l'obiettivo a cui punta chi fa questo mestiere. Io però ho trovato Giulio Bruni".
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