Siena
In attesa della convocazione al ministero a Roma i sindacati torneranno in Regione Toscana per parlare della vicenda Beko Europe. Il nuovo appuntamento è fissato per giovedì 24 ottobre. La riunione avverrà in attesa che finalmente possa tornare a riunirsi il tavolo ministeriale, alla presenza dei rappresentanti della multinazionale turca. Un nuovo invito in questo senso è stato formulato dalle istituzioni del territorio: Regione Toscana, Comune di Siena e sindacati hanno avanzato questa richiesta con una voce unica.
“Il ministro non ci ha ancora comunicato quale sarà la data dell’incontro a Roma – dichiara Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena. – Da varie parti è stato richiesto di effettuare quanto prima la riunione, ma ancora non abbiamo una data o una risposta. L’ultimo incontro che abbiamo invece effettuato a Firenze ha prodotto l’impegno da parte della Regione a procedere a un accordo con le organizzazioni sindacali per un progetto finalizzato soprattutto alla riqualificazione professionale dei lavoratori. La Regione Toscana stanzierà un milione di euro per intervenire con progetti di formazione continua e per una riconversione professionale dei lavoratori, in modo tale da renderli ancora più ‘appetibili’ e più pronti per quanto avverrà in futuro”.
I sindacati chiedono ancora di conoscere il piano industriale di Beko Europe. Il gruppo turco aveva fatto sapere che lo avrebbe presentato in autunno. Tuttavia dallo scorso giugno non si sono più realizzati incontri con i sindacati. E nel frattempo Beko ha chiuso tre stabilimenti in Europa: due in Polonia e uno nel Regno Unito. Rimane preoccupazione per quel che avverrà negli stabilimenti italiani del gruppo: a Siena i 300 dipendenti aspettano notizie e chiedono chiarezza.
Intanto in Regione Toscana la consigliera del Partito democratico Anna Paris ha presentato una mozione per sollecitare il Governo a intervenire in difesa dei lavoratori della Beko Europe e per le prospettive dello stabilimento di Siena. “Chiediamo alla giunta regionale – afferma Paris – di sollecitare il Governo ad attivare e convocare formalmente l’annunciato tavolo nazionale entro la fine di ottobre, esigendo che la proprietà del Gruppo Arcelik partecipi presentando il piano industriale dal quale si possano evincere le intenzioni in relazione agli stabilimenti ex Whirpool. Chiediamo inoltre di monitorare la situazione e attivare tutte le iniziative di competenza finalizzate a scongiurare la cessazione produttiva dello stabilimento Beko Europe di Siena. La vicenda rappresenta un vero banco di prova per tutti i livelli istituzionali, sia per le ripercussioni sull’occupazione sia perché è estremamente importante non retrocedere con le grandi aziende multinazionali sui diritti dei lavoratori. Beko Europe, infatti, sta procedendo a una serie di operazioni di ristrutturazione condotte in assenza di confronto con le parti e con le istituzioni”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy