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SIENA

Covid, Menarini vuole 23 milioni da Tls

Stefano Bisi

19 Ottobre 2024, 17:45

Tls

Scontro Menarini-Tls

E' finita nei giornali e nelle tv nazionali la notizia pubblicata nell'edizione del 18 ottobre 2024 dal Corriere di Siena riguardo al caso Tls-Menarini. L'azienda farmaceutica fiorentina che fa capo alla famiglia Aleotti, ha infatti intimato alla Fondazione Tls e alla Tls sviluppo srl di pagare 23 milioni di euro per le 200.000 dosi di un anticorpo monoclonale anti-Covid già fornite e per altre 200.000 che sarebbero dovute essere prodotte. La stessa Lucia Aleotti, nel marzo del 2021, aveva annunciato la partnership con la Fondazione Toscana Life Sciences che "ha realizzato la ricerca per il nuovo anticorpo monoclonale anti Covid e che ha cercato Menarini in quanto azienda in grado di mettere a punto il processo produttivo e la produzione su larga scala di una molecola di tipo biofarmaceutico". E' dall'inizio dell'anno che le parti provano a cercare una soluzione bonaria che è lontana da essere trovata. Il contenzioso da 23 milioni di euro finisce così in tribunale. Ma andiamo per ordine.

La controversia affonda le radici in un accordo stipulato durante l’emergenza pandemica, quando Menarini era stata scelta per la produzione del farmaco sviluppato nei laboratori di Tls. La collaborazione era stata ufficialmente annunciata nel marzo 2021, con l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte che elogiava il lavoro svolto. Ma il clima di ottimismo si è rapidamente deteriorato, trasformandosi in un contenzioso legale. L’atto di citazione è già stato notificato al tribunale di Roma, complicando ulteriormente la situazione.

La Fondazione Tls ha tentato di scaricare la responsabilità su Tls Sviluppo, società con un capitale sociale modesto, ma Menarini ribatte che l’accordo è a tre, coinvolgendo anche un’altra entità, Achilles Vaccines. Nel frattempo, la Fondazione ha visto l’uscita del presidente Fabrizio Landi, aggiungendo incertezza ai conti già fragili.

Le ripercussioni di questo contenzioso potrebbero estendersi anche alla Fondazione Biotecnopolo, progetto ambizioso per rilanciare la tradizione farmaceutica di Siena, eredità di Achille Sclavo. Sicuramente la richiesta di Menarini sottolinea quanto sia complessa e intricata la situazione, in un momento in cui la città avrebbe bisogno di stabilità e innovazione nel settore della salute.

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