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Siena

L'Asl Toscana sud est ha ricevuto la certificazione per la parità di genere

Gennaro Groppa

25 Ottobre 2024, 09:27

L'Asl Toscana sud est ha ricevuto la certificazione per la parità di genere

Il direttore generale dell’Asl Toscana sud est Antonio D’Urso lo ha definito un traguardo storico. È l’ennesimo riconoscimento che arriva per l’Azienda sanitaria locale nel periodo sotto la sua guida, un periodo che terminerà alla fine di novembre quando D’Urso si trasferirà a Trento dove andrà a guidare il Dipartimento salute e politiche sociali. L’Asl Toscana sud est ha ricevuto la certificazione per la parità di genere: e tra l’altro è la prima in regione, e tra le prime in Italia, a ricevere questo riconoscimento. Un traguardo senza dubbio importante, che è stato festeggiato con un’intera giornata di riflessioni, di dibattiti e di valutazioni sul tema che è stata effettuata e vissuta nell’aula magna del rettorato dell’Università degli studi di Siena. Il tutto alla presenza anche del capo di gabinetto della Regione Toscana, Cristina Manetti.

L’ente di certificazione Kiwa Cermet Italia ha voluto verificare tutti gli aspetti che possano garantire un equo trattamento: dallo stipendio alle prospettive di carriera, passando per le occasioni fornite per formarsi e fare esperienze professionali e alla conciliazione vita-lavoro.

“Per noi è un orgoglio – ha dichiarato il dg dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso – avere raggiunto un traguardo storico come questo. Si tratta di un risultato particolarmente notevole, frutto di un percorso articolato che ci ha permesso di tracciare la strada verso la definizione di una policy aziendale attenta ai valori dell’inclusione e alla valorizzazione delle diversità, tratto distintivo di tutta l’organizzazione. Abbiamo posto al centro del nostro operato l’obiettivo di una sanità sempre più inclusiva, capace di rispondere alle esigenze di tutti, indipendentemente dal genere, dall’etnia o dalle condizioni socio-economiche”.

Questo è il territorio nel quale è nato il codice rosa, un modello che è stato preso a riferimento in tante parti d’Italia. La dottoressa Vittoria Doretti, ideatrice del codice rosa e oggi responsabile regionale di tale rete, ha illustrato nell’iniziativa di ieri mattina i progressi compiuti nell’ultimo anno, e tra questi l’avanzamento del piano di uguaglianza e la creazione del bilancio di genere, con particolare attenzione alla nuova figura del Diversity, equity & inclusion manager che ha il delicato compito di coordinare le iniziative per garantire pari opportunità e prevenire ogni forma di discriminazione, e ha presentato le iniziative future: “Il nostro impegno – ha affermato Vittoria Doretti – è quello di proseguire su questa strada, costruendo una sanità in cui il valore della diversità sia riconosciuto come una risorsa e in cui ogni persona possa sentirsi parte di una comunità accogliente e rispettosa”.

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