Siena
Il rettore dell'Università per Stranieri di Siena
Il sistema delle università italiane è a rischio e tanti atenei potrebbero fallire, a causa di tagli ministeriali sempre più ingenti.
L’allarme è stato lanciato nel corso del convegno ospitato dall’Università per Stranieri di Siena, dal titolo “I rischi di ridimensionamento dell’università e della ricerca”. Appuntamento che ha offerto un quadro alquanto drammatico della situazione.
Unistrasi ha accolto la proposta delle 122 società scientifiche che hanno firmato un documento su “i rischi di ridimensionamento dell'università e della ricerca”. A emergere il dato è sui tagli al finanziamento ad atenei e ricerca: 173 milioni in meno nel 2024, oltre 700 milioni dal 2025 al 2027.
Nello specifico, stando alla legge di Bilancio 2025, è prevista una sforbiciata per 247 milioni nel prossimo anno, di 239 milioni nel 2026 e di 216 milioni nel 2027. “Numeri ineludibili - ha commentato il rettore Tomaso Montanari -. C’è un negazionismo sistematico del governo". Per quanto riguarda l’Università per Stranieri, la perdita dei finanziamenti sarà più limitata rispetto ad altri atenei, ma non banale: circa 400 mila euro su un bilancio di quasi 22 milioni, ammortizzata dalla capacità di attrarre proventi esterni.
Un venir meno del sostegno agli atenei e alla ricerca, che per Montanari, va attribuita a un “disegno politico per affamare le università, aumentare il precariato e limitare la libertà”.
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