Siena
al via i saldi
Un italiano su due è pronto a comprare, con una spesa media di circa 138 euro: è quanto prevede un’indagine Ipsos, fatta tra i consumatori, per i saldi invernali, che prendono il via oggi quasi in tutta Italia. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalla Valle d’Aosta, dove sono partiti il 2 gennaio, e dal Trentino Alto Adige, che darà il via agli sconti mercoledì prossimo. In Toscana andranno avanti per 60 giorni. Anche Siena sarà quindi protagonista: Federconsumatori stima tra 200 e 220 euro la spesa nel territorio.
“Sono dati leggermente superiori a quelli dello scorso anno - afferma Riccardo Ghini, presidente di Federmoda Confcommercio Siena -, ma bisogna fare una riflessione generale. Nell’ultimo periodo, anche sotto Natale, i consumatori stanno tornando nei negozi fisici. Si sta apprezzando di nuovo il valore dei negozi e la possibilità di socializzare al loro interno. C’è un calo nei consumi nelle vendite online, per quanto riguarda il settore moda. Alcuni market place del nostro settore sono in difficoltà e hanno anche chiuso. L’importanza del punto vendita è fondamentale per tanti motivi”.
I saldi scattano un giorno prima rispetto al solito, perché la data abituale del 5 gennaio cade di domenica. In ogni caso, anche quest’anno, arrivano subito dopo la fine del periodo natalizio, una tempistica che può creare qualche problema.
“Lo sosteniamo da tempo - spiega Marco Rossi presidente regionale di Fismo Confesercenti -, la data andrebbe spostata un po’ più in là. C’è però una certa aspettativa tra i consumatori. Affronteremo la situazione con un po’ di preoccupazione, perché c’è il rischio che siano erose le vendite natalizie. Detto ciò, di fronte alla variegata offerta di promozioni che vengono fatte dai negozi durante il corso dell’anno, i saldi sono ancora l’evento più importante”.
Se da un lato c’è attesa tra i consumatori, dall’altro tra i negozianti c’è però chi non li apprezza. “Qualcuno la vede in maniera diversa – prosegue Ghini -. La maggioranza li percepisce come un’opportunità. Poi ognuno può gestire il saldo come preferisce a livello di percentuale. Dare la possibilità ai negozi di effettuare il saldo di fine stagione è una cosa legittima, così come lo è la mancata adesione”.
Secondo le previsioni, alcuni prodotti potrebbero andare meglio di altri. “Il freddo quest’anno si è fatto sentire – spiega Rossi -. Le persone potrebbe investire nell’abbigliamento. Pensiamo che potrebbero essere acquistati materiali caldi nell’ambito della maglieria e della comodità. A seguire jeans e gonne”. Tra gli articoli meno appetibili ci potrebbero essere le calzature. “C’è una leggera flessione - dice Ghini -. Ma si tratta di dati previsionali, poi vediamo cosa diranno quelli effettivi”.
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