Siena
Nancy Brilli
Nancy Brilli in scena al teatro dei Rinnovati, a Siena, con lo spettacolo “L’ebreo” il 10 e l’11 gennaio alle ore 21 e il 12 gennaio alle ore 17. Lo spettacolo è di Gianni Clementi, con Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga, con la regia di Pierluigi Iorio, l’aiuto regia di Federico Le Pera, le scene di Alessandro Chiti, i costumi di Josè Lombardi.
“L’Ebreo” ripercorre gli anni delle leggi sulla discriminazione razziale emanate dal regime fascista, in cui molti ebrei, presagendo un destino incerto, avevano pensato di “salvare” i loro beni materiali da presumibili espropri, intestando le loro proprietà a prestanome fidati, di “razza ariana”. Marcello Consalvi, ragioniere dall’oscura personalità e residente in uno splendido appartamento borghese nel ghetto ebreo di Roma con la moglie Immacolata è uno dei fortunati beneficiari al quale il suo “padrone” ha intestato tutte le sue proprietà. La vita scorre nell’agio e nella serenità fino a quando, improvvisamente, dopo 13 anni, il vecchio proprietario torna nella loro vita, bussando alla porta. I due decidono di non aprire: devono pensare a una soluzione per non perdere tutto il loro sfarzo per non tornare di nuovo all’ormai dimenticata vita di stenti e privazioni. Passano i giorni, ma il vecchio continua a bussare al portone. I due coniugi allora, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, presi da un raptus incontrollabile decidono che l’unico modo per porre fine al problema è eliminare il povero ebreo. Metteranno in moto questa macchina omicida, colpendolo alla testa e nascondendo il corpo esamine del vecchio sotto un tappeto. Ma il portone continuerà a bussare ancora e ancora: da quel momento, chiunque busserà all’uscio sarà per loro il fantasma del vecchio. Tutto questo li porterà alla follia.
Con una grande attenzione ai ritmi (serrati e coinvolgenti) e alla musica (che porge il braccio alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica), viene messo in risalto il lato oscuro dei personaggi di una commedia noir che riesce a divertire (per le situazioni al limite del grottesco) e creare suspence, regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare (per la meschinità svelata dai personaggi), in una vera e propria ridda di emozioni verso un finale decisamente inatteso.
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