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Colle Val d'Elsa

Riccardo Vannetti: "Contro di me bullismo e mascolinità tossica"

Scrive l'esponente del Partito democratico dopo gli insulti omofobi ricevuti sui social network

Redazione Web

11 Gennaio 2025, 18:47

Riccardo Vannetti

Riccardo Vannetti

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Riccardo Vannetti, scrive per chiudere la vicenda che lo ha colpito in prima persona: “Qualche giorno fa, sui social media, è andato in scena l’ennesimo attacco omofobo alla mia persona. Come già in altre occasioni, l’attacco non è stato esplicito e diretto, ma si è manifestato sotto forma di battutine, allusioni, beceri doppi sensi e istigazioni alla denigrazione. È stato un atteggiamento che rappresenta un esempio da manuale, oltre che di omofobia, anche di bullismo e di mascolinità tossica”. Prosegue Vannetti: “Se ho sentito il dovere di denunciare l’accaduto insieme ai partiti e ai movimenti politici che ho l’onore di rappresentare all’interno del consiglio comunale è perché, in questo caso, a essere offesa e umiliata non è solo la mia persona ma tutta la nostra comunità. Ogni volta, infatti, che viene insultata, derisa o discriminata una persona per il suo orientamento sessuale o affettivo, per il colore della sua pelle o per la religione che professa, viene intaccato il tessuto stesso della nostra comunità”.

“Il linguaggio cameratesco e l’immaginario retrogrado che emergono da questi anfratti della rete - dice Vannetti - non possono essere ricondotti alla semplice goliardia, per quanto di cattivo gusto. Si tratta invece di un sistema di valori che alimenta l’odio e la discriminazione, e impone alle persone una gabbia soffocante di ruoli e aspettative, privandole della libertà di essere pienamente se stesse. Inoltre, ciò che ho subito non nasce dal nulla. È figlio di un clima sociale e politico che, troppo spesso, ha tollerato o minimizzato quest’odio, quando non lo ha alimentato apertamente con parole divisive, silenzi interessati o battaglie puramente ideologiche che nulla hanno a che fare con il bene e gli interessi comuni. Per comprendere ciò sarebbe sufficiente ripercorrere a ritroso quelle pagine e ciò che hanno pubblicato, o consentito di pubblicare, negli ultimi diciotto mesi”.

Conclude Riccardo Vannetti: “Come uomo, prima ancora che come esponente politico, io non mi lascio certo intimidire. Continuerò a battermi per una comunità dove chiunque possa vivere senza paura, dove le istituzioni siano uno strumento di inclusione e non una cassa di risonanza per divisioni e pregiudizi. A voi, colligiane e colligiani, chiedo di riflettere, confrontarvi, prendere posizione nel vostro vivere quotidiano. La nostra città ha una lunga tradizione di accoglienza e apertura, e sono convinto che la maggior parte di voi condivida con me l’idea di una società coesa e inclusiva, dove ogni individuo possa vivere senza paura di essere giudicato o aggredito per ciò che è. Ripartiamo dall’educazione, dal dialogo, dall’esempio. Possiamo essere la generazione che dice basta all’odio e alle discriminazioni. Insieme possiamo far sì che la nostra comunità si sviluppi in maniera sana, celebrando l’unicità e respingendo fermamente ogni forma di violenza, fisica e verbale”.

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