Siena
Restano grandi punti interrogativi sul futuro di Esselunga a Siena e del destino di cento lavoratori che dovevano iniziare la loro attività in Massetana Romana nel dicembre scorso. L'inchiesta giudiziaria, il sequestro del cantiere e il silenzio che è calato sulla vicenda sta preoccupando anche la Cgil, che, pur ribadendo la propria fiducia nel lavoro della magistratura, teme forti contraccolpi occupazionali e sociali per il territorio senese. In alcuni casi si stanno già verificando le prime rinunce.
Mariano Di Gioia, segretario generale Filcams Cgil Siena, è chiaro: “Dalla contrattazione nazionale emerge che vi erano alcuni dipendenti a tempo determinato che purtroppo hanno fatto il loro corso e i contratti sono scaduti. Ce ne sono poi altri a tempo indeterminato o che hanno firmato proposte contrattuali per rimanere nei luoghi dove hanno svolto la formazione, all’indomani del sequestro del cantiere”. La situazione, però, è cambiata. "Esselunga si era fatta carico delle spese di affitto e dei viaggi, ma adesso il contesto è variato. Il lavoro è garantito, ma non le altre spese".
Questa incertezza ha già portato alcuni lavoratori, per lo più giovani, a rinunciare al contratto. Il timore di un futuro lavorativo instabile ha influenzato le scelte di alcuni dipendenti. La formazione, durata e dettagliata, rappresentava un investimento umano significativo per Esselunga, che ora si trova a fare i conti con un panorama complesso.
Di Gioia ribadisce: “I sindacati hanno avuto da Esselunga la comunicazione di fiducia nella magistratura, ma anche la speranza che la situazione si possa sbloccare. Attualmente però non abbiamo novità anche perché non abbiamo un contatto diretto con l’azienda non essendo sul territorio”.
Esselunga, speranze e dramma per 100 dipendenti che iniziano a licenziarsi
Un cantiere bloccato e vite sospese: le storie di Mario e Maria raccontano la difficile attesa dei lavoratori in un clima di incertezze
La mancanza di informazioni e comunicazioni ha alimentato l’ansia nei lavoratori e nelle loro famiglie. “Posso confermare che fino a quando la Procura non avrà fatto il suo corso, non possiamo avere o dare risposte certe sulla futura apertura del supermercato”, ha continuato Di Gioia.
Nonostante ciò, la Filcams Cgil Siena guarda al futuro con speranza per una rapida risoluzione della vicenda e che possa portare a un esito positivo per i lavoratori.
“In una città dove il turismo, il commercio e l’agricoltura sono diventate la fonte primaria, le cento assunzioni rappresentano un nodo centrale per l'economia locale. Ribadiamo la nostra fiducia nella legge e nella magistratura che svolge il proprio lavoro in modo serio", ha concluso Di Gioia.
Nell’area sequestrata, nel frattempo, sono apparsi alcuni cartelli con scritte ingiuriose contro chi indaga.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy