Siena
La Toscana, prima regione a legiferare in materia, ha approvato il disegno di legge sul suicidio medicalmente assistito, fortemente sostenuto dalla maggioranza. Esulta Stefano Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva. “Cure palliative - commenta, - hospice, assistenza domiciliare al dolore, rinnovo della commissione di bioetica al fine di garantire l’accompagnamento dignitoso e rispettoso della vita nella fase terminale. È l’impegnativa del nostro ordine del giorno che ci ha portato a dare voto favorevole, che è stato determinante a sostenere il concetto del fine vita come morte dolce".
Soddisfatta anche Più Europa Siena con la sua presidente Elena Casi: “La Toscana ha dimostrato di essere un faro per i diritti e le libertà civili in Italia. Ppasso fondamentale per garantire il diritto all’autodeterminazione di ogni cittadino”.
Amareggiato invece il cardinale Augusto Paolo Lojudice: “Prendiamo atto della scelta fatta ma ciò non limiterà la nostra azione a favore della vita sempre e comunque - ha detto l’arcivescovo di Siena. - Non arrendiamoci, continuiamo ad essere portatori di speranza nonostante tutto. Sancire con una legge regionale il diritto alla morte non è un traguardo ma una sconfitta”.
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