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Siena

Il Festival di Sanremo ha parlato un po’ senese

Da Brunori Sas a Lucio Corsi, i Bandao, la chef Gianna Manfano e il parrucchiere Luigi Raimo

Gennaro Groppa

17 Febbraio 2025, 21:46

Brunori Sas

Brunori Sas

C’è stata anche un po’ di Siena in questa edizione di Sanremo, la settantacinquesima del Festival della canzone italiana. Un’edizione senza temi sociali e con poche canzoni impegnate, ma che ha comunque fatto registrare percentuali di share e numeri di telespettatori in crescita rispetto all’ultimo Sanremo firmato da Amadeus.

Siena è stata presente a Sanremo in varie forme. A partire da Bandao, che si è esibita insieme a Jovanotti in quello che è stato senza dubbio uno dei momenti più belli e più intensi della settimana ligure, e poi la chef chiusina Gianna Manfano, il parrucchiere Luigi Raimo e ancora due dei cantanti in gara, che tra l’altro sono entrati nella short list dei cinque finalisti, che hanno avuto nella loro storia personale forti intrecci e legami con Siena: Lucio Corsi e Brunori Sas. Molti senesi, infatti, tifavano proprio per questi due cantanti e per seguirli sono rimasti fino alle 2 di notte del sabato incollati allo schermo per conoscere il vincitore di questa edizione del Festival della canzone italiana.

La settimana sanremese è iniziata con l’esibizione di Jovanotti. L’artista aretino è tornato a Sanremo, e lo ha fatto con un medley dei suoi migliori successi, che ormai da decenni accompagnano le vite degli italiani. La sua esibizione è stata molto apprezzata, è iniziata fuori dall’Ariston ed è proseguita all’interno del teatro. Con Jova c’erano anche i percussionisti senesi di Bandao, una banda attiva ormai da molti anni e sempre più conosciuta. Lo scorso mese Bandao, il cui cuore del gruppo è valdelsano, ha partecipato a un evento musicale addirittura a Cuba, e ciò dimostra il gradimento che la formazione musicale sta ricevendo non solo in Italia. Poi l’arrivo a Sanremo con Lorenzo Cherubini, e d’altronde il loro accompagnamento sulle note della canzone L’ombelico del mondo calzava a pennello. E a proposito di Jovanotti, ha cucinato anche per lui la chef chiusina Gianna Manfano, che tra lunedì e mercoledì ha avuto il ruolo di coordinatrice della somministrazione pasti per la zona vip della manifestazione canora: uno spazio nel quale tra il pranzo e la cena si sono alternati ogni giorno a decine tra ospiti, media, staff e sponsor del festival. E’ stato un grande impegno per la chef della Valdichiana, oltre a una rilevante soddisfazione personale e professionale. Il rooftop ha offerto ristoro a molti volti noti dello show: tra questi anche Jovanotti, pronto a scambiare battute con la Manfano sulle vicine origini e sulle tipicità gastronomiche toscane. Al lavoro a Sanremo per il Festival anche il parrucchiere Luigi Raimo, una presenza ormai stabile nei camerini dei cantanti in gara. E anche Andrea Becattini, Mattia Pozzi e Dario Sepiacci, i tre sinalunghesi creatori di cocktail che si sono fatti apprezzare nella città ligure.

Poi i cantanti: Brunori Sas a Siena ha studiato all’università, ha conosciuto la sua attuale compagna e ha anche lasciato molti amici, come è stato evidente nei giorni in cui è stato in gara alla manifestazione canora. Lucio Corsi, grossetano di 31 anni, si è spesso esibito a Siena: ha suonato in Fortezza la scorsa estate ma già una decina di anni fa aveva effettuato nel territorio senese alcune delle sue prime esibizioni.

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