Siena
ministro Anna Maria Bernini a Siena
Il ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini non ci sta a sentir parlare di tagli nel sistema accademico italiano. “La verità è ben diversa”, dice. Ieri è arrivata a Siena per una mattinata che è stata importante per l’ateneo e per la città. Bernini è arrivata al Santa Chiara Lab, e poi si è spostata al centro didattico a San Miniato dove ha partecipato al taglio del nastro dei nuovi laboratori e locali. Il ministro è arrivato in via Valdimontone insieme al rettore dell’Università degli studi di Siena Roberto Di Pietra; ad attenderla al Santa Chiara Lab c’erano le istituzioni locali, a partire dall’assessore regionale Simone Bezzini, dalla presidente della Provincia Agnese Carletti e dal sindaco di Siena Nicoletta Fabio.
“Non ci sono stati tagli al fondo di finanziamento ordinario, anzi c’è stato un aumento nello stanziamento di 336 milioni di euro per un totale di 9,4 miliardi di euro. I rettori qui presenti potranno confermare quel che dico. Quindi le proteste possono anche esserci: ma bisogna poi vedere cosa dicono i manifestanti, e qualche contenuto non guasterebbe. Io porto numeri, e questi numeri sono positivi e importanti. Questo governo ha finanziato contratti di ricerca dopo averli sbloccati. Inoltre ritengo che la violenza non debba mai avere stato e diritto di cittadinanza, do la mia solidarietà al ministro e vicepremier Antonio Tajani per quanto sta avvenendo a Torino”. “Siamo qui oggi – ha proseguito il ministro Bernini – perché quanto viene presentato in questa occasione è l’esito di un percorso assai rilevante. Qui si vedono, si dimostrano e si confermano i valori e la capacità di fare una ricerca che è super innovativa, con investimenti su temi giusti e sfidanti. È stato fatto un lavoro che gli esperti definirebbero ecosistemico, d’altronde i risultati migliori si ottengono quando vanno a collaborare istituzioni, enti di ricerca, imprese del territorio, associazioni di categoria. In questo modo costruiamo e inventiamo il futuro”.
L’ateneo senese ha ricevuto attraverso il Pnrr finanziamenti per 64 milioni di euro “per sostenere la ricerca di base, il reclutamento di personale, l’acquisto di strumentazioni, il potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo di piattaforme tecnologiche”. Il 25% di questa cifra è stato utilizzato per la realizzazione di contratti, a tempo determinato, per 53 ricercatori, 58 assegnisti di ricerca, 43 dottorandi, 17 tecnologi e per l’assegnazione di 33 borse di ricerca. Mentre 17,8 milioni di euro sono stati destinati all’acquisto di attrezzature tecnologiche avanzate. In questo ambito rientrano i 2,8 milioni che sono stati investiti per i laboratori Agritech e Metrofood del Santa Chiara Lab e del polo scientifico di San Miniato inaugurati ieri mattina.
Il ministro Anna Maria Bernini ha fatto riferimento alle proteste, avvenute ieri a Torino e anche a Siena. Già dalle 10 del mattino, un’ora prima dell’arrivo del ministro, un centinaio di persone si sono posizionate di fronte all’ingresso del San Niccolò. Tra di loro studenti universitari, rappresentanti dei sindacati e anche lavoratori Beko. Gli studenti hanno messo in scena il “funerale dell’università pubblica in Italia”, anche con una bara bene in evidenza a dare forza a quanto stavano affermando, e lamentando “una eccessiva precarizzazione e una carenza di risorse messe a disposizione del sistema universitario”.
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