lavoratori Beko
Due settimane la palla quasi non si è mossa. L’unica novità è rappresentata dalla certificazione dell’advisor per la reindustrializzazione del sito di Beko. Si tratta della Sernet Spa una società che da tre decenni è impegnata in queste operazioni. Oltre non si fa, perché al tavolo ministeriale l’argomento Siena è stato solo lambito.
Il governo, per voce del sottosegretario Fausta Bergamotto, avrebbe tuttavia dato assicurazioni sia sul ruolo di Invitalia nella partita, per rilevare l’impianto, che sul fatto di portare a fondo la vertenza solo una definizione esaustiva della vicenda Siena.
“Puntiamo all’elemento della garanzia statale – ha evidenziato Daniela Miniero della Fiom Cgil – per la reindustrializzazione. Credo che sia ovvio che Beko possa andare via solo con una garanzia di credibilità e di concretezza sul suo processo”.
Un punto imprescindibile anche per Giuseppe Cesarano della Fim Cisl: “Credo che comunque bisogna provare a dare una prospettiva agli operai. Cercare di lavorare fino a quando non arriva un nuovo soggetto industriale”.
Questione che resta in sospeso, così come altri legati a viale Toselli. “C’è l’aspetto relativo alla cassa integrazione da definire – rileva Massimo Martini della Uilm –. Speriamo di poterlo fare a breve”.
Le parti si rivedranno il 25 marzo. “La situazione della trattativa è nel complesso molto difficile. Per poter davvero sperare in un’intesa che scongiuri i licenziamenti, abbiamo la necessità di chiarire gli assetti produttivi, di risolvere il problema della priorità del sito di Siena e più in generale di avviare un credibile processo di reindustrializzazione, di ridurre il numero di esuberi fra gli operai e gli impiegati, nonché di pattuire strumenti concreti di tutela”, fanno o sapere le tre sigle a titolo unitario.
Un confronto atteso anche dall’azienda. “Oggi (ieri, ndr) sono stati portati all’attenzione alcuni punti che ritenevamo già definiti e ne sono emersi di nuovi che necessitano di un approfondimento adeguato - ha dichiarato Maurizio David Sberna, direttore delle Relazioni esterne di Beko Europe -. Siamo convinti che ci siano tutti gli elementi necessari per proseguire un confronto costruttivo, con l’obiettivo di arrivare a un accordo a nostro avviso tanto auspicato quanto auspicabile”.
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