Siena
L’Unione nazionale consumatori ha pubblicato la classifica delle città italiane nelle quali si è registrata a febbraio l’inflazione più alta rispetto a quelli che erano stati i prezzi nel febbraio del 2024. E Siena è tornata ancora una volta sul podio nazionale, confermando una rilevante crescita dei prezzi nel territorio. Il primato nazionale spetta a Bolzano, al secondo posto c’è Rimini, mentre al terzo posto italiano c’è Siena. La classifica mostra come in nessuna città italiana si possa parlare di deflazione, e ciò indica un generalizzato aumento dei prezzi in tutto lo Stivale.
Siena torna sul podio delle città italiane con la maggiore inflazione, e già in precedenza la città era risultata tra le prime d’Italia in questa classifica. Il rincaro registrato nei prezzi è del 2,6% per un aumento dei costi per famiglia pari a 663 euro. Il primato spetta a Bolzano, dove l’inflazione è stata del 2,6% come a Siena ma dove il rincaro complessivo a famiglia è stato più alto, pari a 753 euro. A Rimini la spesa aggiuntiva per ciascun nucleo familiare è stata di 734 euro, ma la crescita percentuale dell’inflazione è stata anche superiore alle altre due città che sono sul podio: +2,7%. Scorrendo la graduatoria al quarto posto si trova Padova, che con un’inflazione del 2,4% registra una stangata pari a 617 euro da sostenere in più per ogni famiglia. Seguono Siracusa (+2,8%, +600 euro), Bologna (+2,1% e +584 euro), al settimo posto Imperia (+2,6%) che in termini di costo della vita registra un rincaro di 582 euro, poi Piacenza ex aequo con Ferrara (+2,1%, +571 euro per entrambe). Chiude la top ten Bergamo con +2% pari a +559 euro.
Arezzo risulta undicesima, e seconda città toscana, con un rincaro del 2,1% che comporta un aumento delle spese di 536 euro per nucleo familiare. Pistoia è quattordicesima, Roma è diciassettesima (+1,9% per 492 euro di spese in più), Venezia è diciannovesima e Napoli è ventiduesima.
Sull’altro fronte della classifica non c’è nessuna città in deflazione. La città con la minore inflazione d’Italia è Lodi, dove con lo +0,8% si registra l’inflazione più bassa d’Italia e si ha un aumento annuo di 210 euro. Al secondo posto Caserta, +1% e un maggior costo di 214 euro. Medaglia di bronzo per Catanzaro, +1,3% e +230 euro.
L’inflazione media nazionale è stata dell’1,6%, per un aumento delle spese di 376 euro a famiglia.
In testa alla classifica delle regioni con l’inflazione più alta c’è il Trentino Alto Adige: +2,1% con un aggravio medio a famiglia pari a 597 euro su base annua. Segue il Friuli Venezia Giulia (+1,9%, +450 euro) e al terzo posto Veneto ed Emilia Romagna. La Toscana è decima.
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