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SIENA

La sfida di Paola Tricomi per l’assistenza domiciliare: “Siena mi aiuti”

La ricercatrice dell’Università per Stranieri affetta da una grave malattia che la costringe su una carrozzina, non riesce a trovare una cooperativa che si possa occupare di lei con continuità

Aldo Tani

23 Marzo 2025, 06:30

La lotta

Paola Tricomi non si arrende nonostante le difficoltà

“Il mio desiderio è di essere costruttiva e non distruttiva”. Paola Tricomi, assegnista di ricerca in Letteratura italiana presso l’Università per Stranieri, prova a tirare fuori tutte le forze per rispondere alla difficoltà che la sta affliggendo.

La studiosa è affetta da atrofia muscolare spinale ed è costretta a utilizzare una carrozzina elettronica per muoversi, un ventilatore polmonare per respirare, una PEG per nutrirsi. Fino a giugno resterà in città, poi dopo un breve ritorno nella sua Sicilia, in autunno sarà di nuovo in Toscana. Ha bisogno però di un aiuto costante che non riesce a individuare. “In tutto il territorio senese non ho riscontrato la disponibilità di una cooperativa che possa svolgere il servizio domiciliare con continuità”, racconta Tricomi, che poi spiega: “La continuità del personale coinvolto nella mia cura non è un capriccio, ma una necessità dettata dalla complessità delle operazioni per la cura del mio corpo”.

Rispetto a un soggiorno precedente, a questo giro non le è stato rinnovato il servizio di assistenza domiciliare integrata. Quindi, si è mossa per vie private ma i tentativi sono stati infruttuosi. Per questo, forte del pieno supporto dell'ateneo, ha deciso di scrivere una lettera aperta, nella speranza di ricevere un aiuto dalla comunità senese.

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